AGI - All'interno del Ddl concorrenza citato dal premier Mario Draghi nel suo discorso in Aula compare anche il nodo balneari. La partita, particolarmente delicata assieme a quella collegata dei tassisti, ha visto un primo faticoso voto al Senato a maggio ma rischia di saltare nel caso la crisi di governo si concludesse nel peggiore dei modi.
Il Ddl concorrenza dovrebbe infatti essere approvato prima della pausa estiva per consentire entro la fine dell'anno l'ulteriore approvazione dei decreti delegati, come previsto dal Pnrr.
La norma prevede che le concessioni balneari vengano assegnate con gare a partire dal primo gennaio 2024 salvo proporghe ben motivate da ragioni "oggettive, e connesse, a titolo esemplificativo, alla pendenza di un contenzioso o a difficolta' oggettive legate all'espletamento della procedura stessa".
In questi casi i Comuni dovrebbero fornire una spiegazione per far slittare il bando "per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024".
Più complessa la partita, ancora tutta da giocare, relativa agli indennizzi previsti per i concessionari uscenti. Si tratta di indennizzi che saranno a carico dei subentranti e saranno stabliti in un successivo decreto legislativo con il quale il Governo dovra' definire anche le regole per le nuove gare. Per questo aspetto saranno competenti i ministeri dello Sviluppo economico e del Turismo.