AGI - La crisi politica italiana impatta sui mercati e comincia a produrre i primi danni. Crolla la Borsa di Milano, si allarga lo spread, sale il tasso del Btp decennale che, tradotto, è quanto l'Italia paga di interessi per farsi prestare i soldi. Non è un mistero che i mercati guardino alla fiducia che dà un governo e alla sua stabilità.
In questo senso Mario Draghi, ex presidente della Bce, per gli investitori internazionali rappresenta una certezza per gli impegni assunti a livello internazionale sia nei confronti dell'Europa con le riforme finanziate dal Pnrr sia in ambito Nato alla luce della crisi scatenata dall'invasione russa dell'Ucraina.
La Borsa di Milano al momento perde quasi il 4%, il 3,9% a fronte di una media del -2% delle altre piazze finanziarie europee.
La crisi di governo promossa dal M5s sul governo Draghi 'vale' al momento il 2% che è il delta tra Piazza Affari e gli altri listini: Londra, Parigi e Francoforte. Se a fine giornata il Ftse Mib chiudera' in calo del 4%, la capitalizzazione di Borsa 'bruciata' dalla crisi ammontera' a circa 30 miliardi di euro.
Stesso discorso per lo spread tra Btp e Bund al momento a 221 punti con il tasso al 3,424%. Il differenziale nel corso della giornata ha toccato i 228 punti con il tasso schizzato al 3,5%. Ieri in chiusura lo spread si era attestato a 208 punti, ben 20 punti sotto il livello toccato oggi con il rendimento al 3,22%.