AGI - "Siamo uniti con l'Ucraina, perchè se l'Ucraina perde, tutte le democrazie perdono. Se l'Ucraina perde, sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace". È questa la linea rossa per il presidente del Consiglio Draghi. Si tratta di una scelta di campo.
Il premier, a differenza di altri leader del G7, non parla di pace impossibile o della necessità di evitare in questo momento negoziati con Mosca. Tuttavia il suo posizionamento al fianco di Kiev è netto. E dunque totale appoggio al presidente Zelensky che viene ringraziato per il "benvenuto eccezionale" riservato al premier nella missione con il Cancelliere tedesco Scholz e con il presidente francese Macron. E un solo assunto: "Putin non deve vincere".
Il presidente del Consiglio nella seconda giornata dei lavori del summit in corso al castello di Elmau sulle alpi bavaresi rimarca nuovamente la decisione dell'Unione europea di dare all'Ucraina lo status di candidato.
"L'Ue - sottolinea - ha mutato in modo profondo il suo atteggiamento verso i Paesi vicini, la sua strategia di lungo periodo. è un cambiamento molto importante". Il Capo dell'esecutivo ringrazia gli italiani che "hanno accolto gli ucraini, i loro bambini. Il governo ha fatto la sua parte, ma la parte più importante l'hanno fatta le autorità locali, le famiglie", osserva.
Nel pomeriggio Draghi ha visto il primo ministro britannico Johnson con il quale ha discusso dei passi da compiere per rispondere all'aggressione della Russia. Johnson è tra i leader che hanno condannato in maniera più vigorosa "la crudeltà e la barbarie" di Putin.
Per il premier la strategia è quella di continuare a lavorare sulle sanzioni, su come imporre un tetto al prezzo del gas. Altro bilaterale è con il presidente argentino Fernandez, l'argomento è lo stesso. L'obiettivo insomma è eliminare la dipendenza dal gas russo.
Il presidente del Consiglio lo ribadirà domani nella conferenza stampa conclusiva del vertice di Elmau. Dalle alpi bavaresi il premier partirà direttamente alla volta di Madrid per partecipare al summit della Nato.