AGI - Il conflitto "scatenato da Mosca per anacronistiche velleità di potenza, richiede una risposta netta, unitaria e solidale, al fine di giungere al ripristino di condizioni di pace".
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella aprendo i lavori della seconda Conferenza sulla cooperazione allo sviluppo, parlando delle conseguenze dell'invasione russa.
A Bruxelles intanto il Consiglio europeo discute sulla possibilità di concedere a Ucraina e Moldova lo status di candidato per l'adesione alla Ue.
Draghi e i premier del Pse (Germania, Finlandia, Svezia, Spagna, Portogallo, Danimarca e Malta) hanno già espresso parere favorevole.
Resta sul campo la proposta italiana di imporre un tetto al prezzo del gas russo per evitare di finanziare con ingenti risorse la guerra di Putin.
Il premier greco Kyriakos Mitsotakis, che ieri ha incontrato Draghi a palazzo Chigi, afferma: "Ribadirò, con il premier italiano, l'urgente richiesta di iniziative coraggiose a livello europeo, come l'imposizione di un tetto al prezzo all'ingrosso del gas. Una questione di cui discutiamo da molto tempo e non c'è stata la mobilitazione necessaria. Ora penso che tutti i membri del Consiglio europeo capiscano che è necessaria una risposta europea coordinata per affrontare, per quanto possibile, i problemi delle famiglie e delle imprese".
Per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, "l'aggressione russa all'Ucraina sta causando scarsità e aumento dei prezzi di risorse energetiche, cereali e fertilizzanti. Queste tensioni sui mercati mettono a ulteriore repentaglio la sicurezza di un'area che, dalla Libia al Libano, è già attraversata da numerosi fattori di instabilità, accrescendo l'insicurezza alimentare, con potenziali riflessi negativi anche in termini di tensioni sociali e flussi migratori".
Per il titolare della Farnesina, "costruire la pace, promuovendo società inclusive e rispettose dei diritti umani, passa anche per un rafforzamento della sicurezza alimentare".
"Conflitti locali e tra Paesi, tensioni sociali e migrazioni sono strettamente correlate all'insicurezza alimentare, come nel caso del Sahel e del Corno d'Africa. Conseguire l'obiettivo Fame Zero è, in tal senso, strumentale anche al raggiungimento degli altri obiettivi di Sviluppo Sostenibile".
Il leader della Lega, Matteo Salvini, che fa parte della maggioranza a sostegno del Governo Draghi, afferma: "L'invio di armi a oltranza non è certamente la soluzione. Ieri il premier Draghi ha parlato di pace, di cessate il fuoco, di disarmo. Spero che, al contrario di quel che dice Boris Johnson, non ci sia una guerra ad oltranza".