AGI - Seconda e ultima giornata in Israele di Mario Draghi, tornato a Roma per preparare la missione in Ucraina. Giornata iniziata con la visita allo Yad Vashem: per il premier è luogo di ispirazione per quanto sta avvenendo in Ucraina, "possa il silenzio di questo luogo esserci di aiuto per affrontare la violenza dei nostri tempi", dice visibilmente commosso il premier che dedica quasi due ore alla visita del Museo dell'Olocausto per poi recarsi dal primo ministro israeliano Bennett.
L'incontro con quest'ultimo si prolunga oltre il dovuto, sul tavolo - oltre alla richiesta di supporto per uscire dalla dipendenza del gas russo - il tema della guerra del grano, la necessità di aprire corridoi perchè "c'è poco tempo".
Il presidente del Consiglio ringrazia Israele per la sua mediazione e prima di recarsi in Palestina dove presenzia alla firma di 6 accordi per un valore di 17 milioni, rilancia la necessità di un cessate il fuoco alle condizioni che Kiev riterrà accettabili: "l'Italia - afferma - sostiene l'Ucraina e il suo desiderio di entrare in Unione europea".
Siamo alla vigilia del blitz a Kiev, di un viaggio lungo che porterà il presidente del Consiglio da Zelensky in compagnia del cancelliere tedesco Scholz e del presidente francese Macron. Il formato è importante, è circa due mesi che è in corso un'attività diplomatica con Parigi e Berlino per organizzare l'appuntamento. La permanenza a Kiev sarà di poche ore, di circa sei secondo fonti di stampa tedesca.
Ma oltre alla difficoltà organizzativa della trasferta l'obiettivo è preparare la visita a Kiev dal punto di vista 'politico', per cercare di arrivare ad un passo avanti nella risoluzione del conflitto. Anche nei suoi colloqui a Gerusalemme il premier avrebbe fatto trapelare, secondo quanto hanno riferito fonti israeliane, il suo pessimismo per l'atteggiamento di Putin, ma l'Italia - rimarca il premier - "cerca la pace".
Gli incontri con il presidente israeliano Herzog, con il ministro degli Esteri Lapid e con il primo ministro Bennett sono stati utili perchè Israele ha un rapporto privilegiato con Mosca e si inseriscono in un 'tour' che porterà Draghi ad inizio luglio anche ad Ankara, altra tappa cruciale. Non è un caso che per due giorni il presidente del Consiglio ha insistito sulla necessità di contrastare ogni tipo di discriminazione e di intolleranza, anche oggi ha ripetuto che il governo è impegnato con forza "nella difesa della dignità umana, nel rigetto di ogni forma di odio".
Con il cancelliere Scholz e il presidente francese Macron il premier italiano - sulla visita a Kiev che dovrebbe tenersi giovedì resta sempre il massimo riserbo da parte del governo - tenterà la strada per arrivare ad un piano di pace. "Continuiamo a lavorare per i negoziati", ha sottolineato anche oggi.
L'obiettivo è aprire un varco per il cessate il fuoco mentre Zelensky continua a esortare la Germania a sostenere con maggiore decisione il suo Paese. "L'Ucraina è aperta ad accogliere tutti i propri amici a Kiev", ha spiegato il presidente ucraino.