AGI - Il viaggio a Mosca? "Io sono a casa, sto per uscire, oggi sono a Crema, Lodi, Piacenza e Parma. Certamente, sono in Italia. I titoli ci raccontano la gravità del rischio che il conflitto si estenda. Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando, non è un fine settimana a Forte dei Marmi. Si fa se serve". Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ribadito la sua intenzione di volare a Mosca in un'intervista a Sabato Anch'io, su Rai Radio 1.
"Non vado a Mosca a nome del governo. È evidente. Non sfido Draghi, semmai è un supporto. Mario Draghi ha chiamato Mosca, si è soffermato a lungo. È un ribadire, un aggiungere e rafforzare. Non mi sostituisco a niente e a nessuno", spiega ancora.
"Mi piacerebbe che le iniziative di pace coinvolgessero tutti, con una guerra in corso fare battute di dubbio gusto non è da leader. Parlare con i governi è una iniziativa strampalata? Non vado mica a giocare a bocce", ha concluso il leader del Carroccio.
La replica di Enrico Letta, segretario del Pd: "Salvini ha annunciato che andrà a Mosca, non mi stupisce, mi stupisce anzi che arrivi così tardi l'annuncio, va dove naturalmente gli batte il cuore, fin dall'inizio. Torna dove è sempre stato, non sono stupito che voglia andare a Mosca perché considera quel luogo un luogo dove è per lui naturale andare".
Kadyrov: controlliamo completamente Severodonetsk
La città di Severodonetsk, nella regione orientale ucraina di Lugansk, è sotto il pieno controllo russo. Lo ha annunciato il leader ceceno, Ramzan Kadyrov. "Severonetsk è sotto il nostro completo controllo. La città è stata liberata. D'ora in poi gli abitanti non sono più in pericolo", ha scritto Kadyrov sul suo canale Telegram.
Zelensky: aspetto buone notizie su armi la prossima settimana
"Mi aspetto buone notizie" sulle forniture di armi la prossima settimana. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, citato dal Guardian, senza fornire ulteriori dettagli.
Zelensky: colloqui con Putin perché altri non decidono niente
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky vuole sedersi al tavolo dei negoziati con Vladimir Putin perché, ha spiegato, tutti gli altri rappresentanti russi non decidono nulla. "Non c'è nessuno con cui negoziare se non con lui. Ha costruito uno stato in cui nessuno decide nulla", ha detto Zelensky, citato dall'agenzia ucraina Unian. "Non importa se invia una delegazione a parlare con noi. Tutta questa gente non è nessuno, purtroppo", ha aggiunto.
Odessa, abbiamo missili per affondare la flotta russa nel Mar Nero
"I missili Harpoon ricevuti finora sono sufficienti per affondare l'intera flotta del Mar Nero". Lo ha detto all'agenzia Unian il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Sergey Bratchuk, riferendosi alla flotta russa.
Il ministero della Difesa ucraino ha annunciato che ha iniziato a ricevere dalla Danimarca i missili anti-nave Harpoon.
Di Maio, l'Italia verificherà se ci sono stati crimini di guerra
"L'esercito russo portava forni crematori per far sparire i cadaveri dopo i fatti di Bucha. Questo però deve essere verificato. Quello che vediamo nelle foto, nelle immagini, nelle fonti aperte, ci interroga. Dobbiamo verificare se ci sono stati crimini di guerra". Lo ha detto Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, a Forum in Masseria a Manduria (Taranto).
Di Maio, Salvini a Mosca? Se si deve parlare con Putin ci parla Draghi
"Se si deve parlare con Putin ci parla Draghi" e comunque "la guerra in Ucraina non è tema di tour estivo": così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sull'ipotesi che il leader leghista, Matteo Salvini, si rechi a Mosca. Parlando al Forum in Masseria a Manduria, Di Maio ha invitato con forza Salvini alla "prudenza".
"Il premier -ha ricordato- ha parlato con Putin per due volte e con obiettivi specifici. Consiglio molta prudenza rispetto a quel che si vuole fare: la guerra in Ucraina non e' tema di tour estivo. Ognuno di noi, quando fa qualcosa, rappresenta tutto il Paese e ci sara' un motivo per cui a Mosca non ci sia ancora andato nessuno dell'alleanza occidentale". Infine, la stoccata finale: "Dopo la performance della trasferta in Polonia andare anche a Mosca...".
Di Maio, l'Italia non ha mai smesso di credere nella pace
Dopo la telefonata di Draghi con Putin, l'Italia non ha mai smesso di credere nel negoziato". Lo ha detto a Manduria (Taranto) al 'Forum in Masseria', Luigi Di Maio, ministro degli Esteri.
Il capo della diplomazia italiana ha poi indicato tre percorsi che possono "riportare fiducia". Il primo e' quello dei corridoi per il transito delle derrate alimentari poiché "la guerra del grano può far scoppiare altri conflitti". Poi c'è "lo scambio di prigionieri che permetterà di migliorare lo stato della fiducia tra le due parti". Infine, ha detto Di Maio, "tregue localizzate per l'ingresso di beni umanitari".
Di Maio, serve escalation diplomatica, lo può fare l'Italia
In Ucraina, "serve una escalation diplomatica ed un Paese che la può innescare è l'Italia": lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "L'Italia è un Paese dell'Alleanza atlantica, capace di favorire il dialogo con tutti, ma senza lasciarsi strumentalizzare" ha aggiunto Di Maio.
Cremlino, avanti con contatti Putin-Macron-Scholz
Il presidente russo, Vladimir Putin, il suo omologo francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz hanno deciso di restare in contatto telefonico. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, dopo la lunga telefonata tra i tre leader. "Continueranno a comunicare per telefono", ha assicurato Peskov.
Di Maio, sforzo dell'Italia è arrivare alla pace
"La pace non è un percorso breve. L'unica differenza che c'è, è legata all'impatto economico della guerra, ma dal punto di vista politico non abbiamo mai avuto discussioni all'interno del formato G7. Putin ha intensificato i bombardamenti sul Dombass. Tutto questo dimostra che Putin non voglia davvero la pace, ma gli sforzi dell'Italia sono quelli di portarlo al tavolo". Lo ha detto oggi a Manduria a Forum in Masseria Luigi di Maio, ministro degli Esteri. "Le forniture che abbiamo dato, servono ad alimentare la resistenza Ucraina" ha aggiunto il ministro.
Di Maio, percorso verso la pace stretto e difficile
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, esclude che si possa "raggiungere in poche settimane la pace": lo ha detto al al 'Forum in Masseria' organizzato a Manduria.
"Non è un percorso breve, è un percorso stretto e difficile, ma non ci deve fermare nell'obiettivo di raggiungerlo".
Di Maio, per il grano lo tesso percorso dei prigionieri di Azovstal
"Nelle ultime settimane i prigionieri Azovstal sono stati evacuati. I corridoi per il grano seguono lo stesso percorso. Ci sono Paesi come Nord Africa che ricevono il 70 per cento del grano. Vogliamo sbloccare il grano per questione di costi ma anche per evitare che ci siano colpi di Stato". Lo ha detto oggi a Forum in Masseria, a Manduria, Luigi Di Maio, ministro degli Esteri.
A Kiev missili Harpoon dalla Danimarca e obici da Usa
L' Ucraina ha iniziato a ricevere dalla Danimarca i missili anti-nave Harpoon dalla Danimarca e dagli Stati Uniti gli obici semoventi: lo ha reso noto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, aggiungendo che le armi rafforzeranno le forze che combattono l'invasione della Russia.
"La difesa costiera del nostro Paese non sarà soltanto rafforzata dai missili Harpoon, ma saranno utilizzati da squadre ucraine addestrate", ha scritto Reznikov sulla sua pagina Facebook. Il ministro ha aggiunto che i missili terra-nave Harpoon saranno utilizzati insieme ai missili ucraini Neptune nella difesa della costa del Paese, compreso il porto meridionale di Odessa.
La Russia avverte gli Usa sull' invio di missili a lungo raggio
L'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoli Antonov, questo sabato ha messo in guardia gli Stati Uniti dall'invio di nuovi sistemi di lancio multiplo di razzi (MLRS) in Ucraina, cosa il Pentagono ha detto che sta valutando, che secondo il new York Times e' gia' stato deciso e che Mosca considera una "provocazione".
"Per il momento, ci atteniamo alle dichiarazioni del portavoce del Pentagono, (John) Kirby, secondo cui non e' stata presa una decisione definitiva su questo tema. Speriamo che prevalga il buon senso e che Washington non faccia un passo cosi' provocatorio", ha detto Antonov, citato dal canale Telegram dell'ambasciata russa.
Il diplomatico ha aggiunto che la Russia, attraverso i canali diplomatici, ha ripetutamente comunicato agli Stati Uniti che la fornitura senza precedenti di armi all'Ucraina aumenta notevolmente i rischi di un'escalation del conflitto.
"Gli americani sono ben consapevoli che le loro azioni stanno ritardando le prospettive di pace: sono sempre piu' coinvolti nella crisi ucraina e cio' minaccia conseguenze imprevedibili per la sicurezza globale". Secondo la Cnn e il New York Times, Washington potrebbe annunciare la prossima settimana la spedizione dei sistema lanciarazzi multipli noti come Mlrs, a cui in seguito si aggiungerano gli Himars, della stessa famiglia, ma piu' leggeri. I lanciarazzi forniti finora all'Ucraina hanno un raggio d'azione molto piu' piccolo rispetto a Mlrs e Himars, che vengono lanciati da un veicolo e hanno una portata massima di 300 chilometri, a seconda del tipo di munizioni; e consentirebbero agli ucraini di attaccare bersagli piu' facilmente all'interno della Russia.
Pentagono fornirà a Kiev i missili a lunga gittata
L'amministrazione Biden ha dato il 'via libera' per la consegna all'Ucraina di missili a lunga gittata per contrastare l'avanzata russa nel Donbass. Lo scrive il New York Times citando fonti informate ma anonime. L'annuncio saraàdato probabilmente la prossima settimana.
La richiesta ucraina e' di avere il multiple launch rocket System, o Mlrs, che possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri; e l'high mobility artillery rocket system, o Himars, un sistema a ruote più leggere in grado di sparare molti degli stessi tipi di munizioni dell'Mlrs.
Finora gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev 10 pacchetti di aiuti e l'undicesimo, ha fatto sapere ieri il Pentagono, e' pronto.
Putin: "Pronti a riprendere il dialogo con Kiev"
Il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il suo omologo francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha confermato la disponibilità di Mosca a continuare i colloqui di pace con Kiev. Lo ha reso noto il Cremlino secondo l'agenzia russa Tass.
Putin, ha proseguito il Cremlino, ha fatto presente che il negoziato "e' congelato per colpa di Kiev", ma ha confermato la disponibilità russa "alla ripresa del dialogo".
Zelensky parla con Johnson di crisi alimentare e porti
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il premier britannico Borsi Johnson. Come ha scritto lo stesso Zelensky su Twitter, "abbiamo parlato del rafforzamento del supporto alla difesa per l'Ucraina, dell'intensificazione del lavoro sulle garanzie di sicurezza, della fornitura di carburante". "Dobbiamo lavorare insieme per prevenire una crisi alimentare e sbloccare i porti", conclude il messaggio postato sul social network del leader di Kiev.
Coloquio telefonico tra Putin, Macron e Scholz
Duma: "Svuotare i silos di grano? Sarebbe negativo per Kiev"
Svuotare i silos di grano in Ucraina, come dicono Bruxelles e Washington, può esser controproducente e anzi gli stessi ucraini ne soffrirebbero. E' questo in sostanza il ragionamento del presidente della Duma. "Le dichiarazioni di Washington e Bruxelles si moltiplicano con le proposte di svuotare i depositi di grano per fare spazio a un nuovo raccolto. Ma la situazione in Ucraina oggi non è semplice", osserva.
"Molte delle regioni ucraine non hanno svolto completamente il lavoro sui campi primaverili e questo può portare a scarsità alimentare. In nessun caso il grano dovrebbe essere esportato" perché "gli stessi ucraini ne soffrirebbero. Per quanto riguarda il cibo, è necessario prima capire che tipo di equilibrio si creerà nel Paese dopo la raccolta del grano in autunno".
Duma: "Sanzioni sconsiderate, carestie entro fine anno"
Le sanzioni contro la Russia "sono state sconsiderate": lo ha ripetuto, in un messaggio sul suo account su Telegram, il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin.
Secondo Volodin, le sanzioni, "prima di tutto hanno colpito quei Paesi che già avevano problemi con il cibo: hanno portato ad un aumento dei prezzi del grano dappertutto, compresi i Paesi europei. Tutto questo può provocare carestie in molte aree del mondo alla fine di quest'anno".
Duma: "Zelensky e Biden affameranno il mondo"
"Biden e Zelensky passeranno alla storia come i presidenti che hanno affamato il mondo": parola del presidente della Duma, Vyacheslav Volodin.
Zakharova: "Sono Usa e Ue a creare la crisi alimentare"
Sono gli Stati Uniti e l'Ue a creare la crisi alimentare e le notizie sul blocco dei porti ucraini sono del tutto infondate. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in alcune dichiarazioni diffuse oggi dalla Tass. "Gli Stati Uniti e l'Ue stanno pensando di esportare 20 milioni di tonnellate di grano dall'Ucraina entro 2,5 mesi. In realtà, il grano viene trasportato nei magazzini in Europa. Vengono organizzate linee ferroviarie, stradali e fluviali per la consegna verso destinazioni in Germania, Polonia, Lituania, Romania e Bulgaria".
"La dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden del 10 maggio sulla necessità di cercare opportunità per esportare 20 milioni di tonnellate di grano dall'Ucraina ha coinciso con la firma della legge ucraina Lend-Lease. Si scopre che Kiev pagherà le armi con il grano. In Infatti, gli stessi americani provocano in Ucraina la crisi alimentare, privandola delle riserve di grano", ha affermato la portavoce.
Secondo Zakharova la "situazione è preoccupante". "I tentativi dell'Occidente di attribuire tutti i guai a un'operazione militare speciale e accusare la Russia di bloccare le navi straniere nei porti del Mar Nero e del Mar d'Azov sono assolutamente infondati", ha proseguito
Per la portavoce il presunto "blocco" di navi straniere da parte dell'esercito russo nelle acque del Mar Nero e del Mar d'Azov "non corrisponde alla realtà". "Il porto di Mariupol ha ripreso a funzionare dopo che l'esercito russo e la DPR ne hanno preso il controllo - ha detto - il fairway è stato sbloccato, sono state create le condizioni per la partenza delle navi", ha osservato.
La Russia, ha proseguito, continua a essere "un partecipante responsabile del mercato alimentare globale". "Intendiamo continuare ad adempiere coscienziosamente agli obblighi derivanti dai contratti internazionali in termini di forniture per l'esportazione di prodotti agricoli, fertilizzanti, vettori energetici e altri prodotti critici. Siamo ben consapevoli dell'importanza di tali forniture per garantire la stabilità socioeconomica di varie regioni del mondo", ha concluso.
Putin abolisce il limite d'età per il primo contratto dei militari
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che elimina il limite di età per la firma del primo contratto dei militari professionisti. La nota esplicativa del disegno di legge, prima della sua approvazione da parte della Duma di Stato, affermava che "l'uso di armi di alta precisione, il funzionamento delle armi e dell'hardware militare richiedono specialisti altamente qualificati", che di norma diventano tali all'età di 40-45 anni.
L'attuale legislazione prevede invece che il primo contratto di servizio militare possa essere firmato da cittadini di età compresa tra i 18 e i 40 anni e da cittadini stranieri di età compresa tra i 18 e i 30 anni. L'attuazione della legge "incentiverà gli specialisti delle professioni più richieste, in primo luogo quelle relative alle professioni civili (supporto medico, ingegneria, servizi tecnici, funzionamento, comunicazioni, ecc.). Il progetto di legge e' stato redatto dai deputati di Russia Unita Andrei Kartapolov e Andrei Krasov. La Duma di Stato ha approvato la legge il 25 maggio 2022 e il Consiglio della Federazione l'ha approvata lo stesso giorno.
Mosca, la città di Lyman è sotto il controllo russo
La città di Kransnyi Lyman nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) è ora completamente sotto il controllo delle Forze Armate russe. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov. Mosca ha ridato a Lyman il nome con cui era chiamata fino al 2016. La città, ha detto Konashenkov, è stata "completamente liberata"
La Russia attuerà i contratti per l'esportazione di prodotti cruciali
La Russia intende attuare i contratti per l'esportazione di prodotti agricoli, fertilizzanti, energia e altri beni cruciali. Ad assicurarlo è il ministero degli Esteri di Mosca.
Kiev, le perdite economiche della guerra toccano i mille miliardi di dollari
Se si considerano tutte le perdite economiche della guerra in Ucraina, il dato aggregato si avvicina ai mille miliardi di dollari. Lo ha detto, in un'intervista al quotidiano francese Le Monde, il ministro ucraino del commercio estero, Taras Kachka.
"Si può utilizzare il dato tradizionale macroeconomico - ha detto rispondendo a una domanda sulle perdite per l'Ucraina - e prevede un calo del Pil del 30-40% nel 2022. Ma la realtà è più complessa. Sono stati distrutti 24 mila chilometri di strade e 38 milioni di metri quadrati di edifici. Stimiamo che valgano circa 100 miliardi di dollari di valore contabile e 600 miliardi di impatto negativo: se aggreghiamo tutte le perdite, arriviamo probabilmente attorno a mille miliardi di dollari".
Putin, le guardie di frontiera sono cruciali nel conflitto
Il ruolo delle guardie di frontiera russe è particolarmente importante ora "data la pressione politica, economica e informativa senza precedenti sul nostro Paese e l'aumento della capacità militare della Nato in diretta prossimita' dei confini della Russia". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rivolgendosi al Servizio di Guardia di Frontiera del Servizio di Sicurezza Federale russo, impegnato, ha detto, "a prevenire i tentativi di sabotaggio nelle sezioni del confine di Stato nelle aree dell'operazione militare speciale".
"Vorrei sottolineare il lavoro costante del vostro servizio per identificare i militanti dei gruppi neonazisti", ha detto Putin congratulandosi con il Servizio dell'FSB in occasione della loro festa professionale.
La Russia ha chiuso i confini della regione di Kherson
La Russia ha chiuso i confini della regione di Kherson con le aree dell'Ucraina controllate dal regime di Kiev "per motivi di sicurezza". Lo ha detto a Ria Novosti Kirill Stremousov, vice capo dell'amministrazione militare-civile della regione.
"Attraversare il confine dalle regioni di Mykolaiv e Dnipropetrovsk è molto pericoloso, visti i bombardamenti sistematici dei militanti ucraini. Dopo l'ultimo bombardamento, i civili finiti nella zona cuscinetto sono morti. Pertanto, non consigliamo di recarsi in Ucraina, ci sono molte testimonianze secondo cui uomini scompaiono e vengono immediatamente portati nell'esercito li' come carne da cannone", ha affermato. Durante l'operazione speciale, l'esercito russo ha preso il controllo di Kherson Oblast e la parte di Azov di Zaporozhye Oblast
Governatore Lugansk, nella regione circa 10 mila soldati russi
Sono circa 10 mila i Soldati russi presenti nella regione di Lugansk: lo ha detto alla tv ucraina il governatore dell'Oblast, Serhiy Gaidai. Secondo quanto riferisce l'agenzia Unian, Gaidai ha affermato che anche se "i russi hanno subito perdite significative nell'area di Severodonetsk, Toshkivka e Oskolonivka", continuano a "interrompere la logistica della regione di Lugansk" mentre in alcune aree della città di Severodonetsk "sono iniziati i combattimenti di strada e 14 grattacieli sono stati danneggiati. Anche il vicino villaggio di Synetsky è stato gravemente colpito"
Intelligence britannica, la conquista di Lyman è strategica
La conquista della città di Lyman da parte dei russi è "strategicamente importante" secondo l'ultima valutazione dell'intelligence britannica.
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 28 May 2022
— Ministry of Defence (@DefenceHQ) May 28, 2022
Find out more about the UK government's response: https://t.co/SNyBZINIl2
#StandWithUkraine pic.twitter.com/XzTbIJ8R1J
"Il 27 maggio, le forze russe hanno probabilmente catturato la maggior parte della città di Lyman, nel nord dell'Oblast di Donetsk, in quella che probabilmente è un'operazione preliminare per la prossima fase dell'offensiva russa nel Donbas". Lyman, prosegue l'aggiornamento dell'analisi di Londra, "è strategicamente importante perché è sede di un importante nodo ferroviario e dà accesso a importanti ponti ferroviari e stradali sul fiume Siverskyy Donets".
Notizie contrastanti sull’accerchiamento della città di Severodonetsk
L'accerchiamento di Severodonetsk, la città della regione di Lugansk, nel Donbass, oggetto dei più intensi attacchi russi negli ultimi giorni, è stato completato secondo i militari prorussi, mentre le autorità locali dicono che l'operazione non è ancora completata pur ammettendo che le forze armate controllano già alcune zone della città. La distruzione dovuta ai pesanti bombardamenti russi riguarda circa il 90% degli edifici, secondo i funzionari dell'amministrazione militare della regione.
Kiev, addestramenti di riservisti russi a Voronezh
Continua, secondo lo stato maggiore dell'esercito ucraino, la mobilitazione dei riservisti russi. Secondo quanto riferiscono le forze armate di Kiev nell'ultimo aggiornamento sulla situazione 3 mesi e 4 giorni dopo l'inizio della guerra, "i riservisti vengono addestrati nella regione di Voronezh", che si trova a 300 km dal confine orientale dell'Ucraina. Inoltre, i russi stanno portando via dai "centri di mobilitazione" le armi e le altre attrezzature militari "obsolete"
Blinken, confido che Svezia e Finlandia entrino presto nella Nato
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa con l'omologo finlandese, Pekka Haavisto, ha dichiarato di "continuare a essere fiducioso che Svezia e Finlandia entreranno presto nella Nato". "La nostra politica delle porte aperte è un cardine dell'alleanza", ha aggiunto Blinken, che ha promesso una "forte presenza" della Nato nel Mar Baltico.
Helsinki, pronti a ogni opzione per nuove sanzioni
Le sanzioni occidentali "hanno colpito la Russia con durezza" e Helsinki è pronta a "ogni opzione per nuove sanzioni, inclusa l'energia". Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, in una conferenza stampa a Washington con il segretario di Stato americano Antony Blinken
Zelensky, il donbass sarà ucraino
"Se gli occupanti pensano che Lyman o Severodonetsk saranno loro, si sbagliano. Il Donbass sarà ucraino. Perché siamo noi, è la nostra essenza". L'ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video, diffuso sul suo canale Telegram e ripreso dall'agenzia Unian. "E anche se la Russia porta distruzione e sofferenza ovunque, ricostruiremo comunque ogni città. Non c'è e non ci sarà una vera alternativa alle nostre bandiere ucraine".
Zelensky ha riconosciuto che la situazione nel Donbas è "molto difficile". "Gli occupanti stanno cercando di raggiungere in almeno 100 giorni di guerra gli obiettivi che speravano di raggiungere nei primi giorni dopo il 24 febbraio", ha detto il presidente ucriano. "Quindi, hanno concentrato il massimo dell'artiglieria e delle riserve nel Donbass. Ci sono attacchi missilistici e aerei, tutto. Stiamo proteggendo il nostro paese nel modo in cui le nostre attuali risorse difensive ci permettono. Stiamo facendo di tutto per accrescerle. E le incrementeremo"