AGI - Doha Zaghi non lascia ma raddoppia. La star del sadomaso esclusa dalla lista di Azione a Como, sarà candidata sindaco di San Bartolomeo Val Cavargna, un piccolo comune non lontano dal capoluogo. A stabilirlo è una sentenza del Tar di Milano, che ha accolto il ricorso presentato da Zaghi contro la commissione elettorale di Menaggio che non aveva ammesso la sua lista 'Partito Gay Lgbt+ Solidale Ambientalista Liberale'.
La commissione, infatti, aveva escluso la mistress, in arte in arte 'Lady Demonique', perché la lista mancava del numero minimo di sottoscrittori previsto per i Comuni tra i 1.000 e i 3.000 abitanti. Zaghi, però, ha obiettato che in realtà San Bartolomeo Val Cavargna conta meno di mille abitanti, quindi non si applica il criterio relative a quel numero di firme. Per questo il Tar le ha dato ragione, disponendo la sua candidatura a sindaco appoggiata dalla lista 'Partito Gay Lgbt+ Solidale Ambientalista Liberale'.
Sul suo profilo Facebook, Zaghi ha accolto la notizia commentando: "Ora si rischia di dovermi chiamare Signora Sindaca. Quando il gioco si fa duro, le Mistress cominciano a giocare!". Quella di Zaghi, infatti, è una vera rivincita. Era candidata alle comunali di Como nella lista Agenda Como 2030, che sostiene la candidata sindaco di centrosinistra Barbara Minghetti. Quando però sono emersi suoi video hot blasfemi, con crocifissi e bestemmie, è intervenuto il leader di Azione, Carlo Calenda, per stopparne la candidatura. Ma Lady Demonique non si è persa d'animo e, incassata la bocciatura come candidata consigliera di Como, ha attrezzato la sua corsa a sindaco di San Bartolomeo Val Cavargna.