AGI - Una "tappa dolomitica", la chiama il segretario del Pd, Enrico Letta, utilizzando una immagine ciclistica. E a tirare la volata alle prossime amministrative saranno le donne dem. Nove in totale. Soprattutto, nove in più rispetto alla precednete tornata quando il segretario, seppure vincitore, si trovò a dovere stigmatizzare la penuria di candidate nei Comuni.
"Nel 2021 la presenza femminile era eufemisticamente molto ridotta. Oggi ci apprestiamo alla campagna con nove candidate nei comuni capoluoghi di provincia. Un numero importante e significativo", rivendica Letta in conferenza stampa al Nazareno, ringraziando il repsonsabile Enti Locali, Francesco Boccia, per il lavoro compiuto sui territori.
Le elezioni amministrative sono “una tappa politica in cui giochiamo fuori casa", risponde Boccia: "delle 26 città capoluogo in cui andiamo al voto, il centrodestra vinse in 20. Andò così perché il centrosinistra non era unito, non c’erano alleanze. Oggi la sfida è ancora più difficile. Si vince sulle Dolomiti quando si è uniti e si è squadra”, continua Boccia riprendendo l'immagine sportiva del segretario. “È quello che faremo con queste nove candidate sindache a tirare il gruppo. Conoscenza e competenza sono il punto fermo dell’essere donna al servizio dell’amministrazione pubblica”.
"Penso che quello che presentiamo oggi non succede per caso, ma è frutto di una scelta politica fatta dal Pd". Lo ha detto la deputata del Pd e portavoce della Conferenza delle Donne dem, Cecilia D'Elia, durante la conferenza stampa in cui si sono presentate le candidate sindache del Pd alle prossime amministrative. "Lo scorso anno, nel giorno in cu presentavamo il risulato delle amministrative stravinte dal Pd, il segretario non cancellò il dato di assenza significativa di candidate sindache, anzi. Quello che presentiamo oggi è anche il frutto di una scelta. Abbiamo lavorato a questo perché ci crediamo politicamente. È la seconda cosa che voglio dire. Questo paese si è dotato di una strategia per la parità di genere, è uno dei punti nodali per un Paese più giusto. Noi facciamo una scelta che rende la democrazia paritaria una democrazia più forte, perché più vicina a una realtà attraversata dalle differenze. Investire sulle donne è investire sulle differenze, creando città più inclusive e più giuste", aggiunge D'Elia
"Su 26 comuni capoluoghi di province che vanno al voto, oggi ci sono due sole sindache. Parliamo di una realtà fortemente segata dall'assenza di sindache donne. Facciamo quindi una scelta netta di discontinuità", conclude prima di lasciare la parole alle candidate.
L'Aquila
"La mia è una città speciale, segnata dal 2009 dal terremoto, da allora sono riuscita a portare nella mia città risorse, provvedimenti e misure per la ripresa sociale ed economica. La mia amministrazione non ha sapute fare tesoro di questo patrimonio. Io voglio dare una svolta, completare la missione della ricostruzione, e i prossimi cinque anni saranno decisivi per far accompagnare alla ricostruzione materiale una grande ricostruzione sociale ed economica", ha spiegato la senatrice e candidata sindaca dell'Aquila, Stefania Pezzopane.
"Un campo larghissimo si è ritrovato in me e in un campo di centrosinistra largo e forte", ha aggiunto Pezzopane, "contro una destra che ha mal amministrato la mia città. Se riusciamo a ricostruire l'Aquila significa che per l'Italia c'è tanta speranza".
Gorizia
A Gorizia è candidata Laura Fasiolo che, prendendo la parola, sottolinea "che Gorizia è una città di confine gestita malissimo dal 2007 in poi, non c'è stata la capacità di risollevarla economicamente. Anch'io ho una ampia coalizione focalizzata sul mio nome e tante donne vogliono il cambiamento e il nostro cambiamento è quello di riacquisire una centralità europea. Abbiamo una piazza comune, abbiamo un grande desiderio di operatività insieme, costruendo una città unica stabilendo dei servizi comuni. Nel 2025 Gorizia partecipa con Nova Gorizia al titolo di città europea della Cultura. Per questo vogliamo essere attrattivi per i giovani e usare i fondi del Pnrr per rivitalizzare una città in profonda depressione".
Pistoia
La candidata sindaca di Pistoia, Federica Fratoni, prima ricorda l'alleanza con il Movimento 5 stelle poi spiega che "Pistoia è stata la prima città di sinistra a essere conquistata non dal centrodestra, ma dalla destra, con un sindaco di Fratelli d'Italia. In questi anni abbiamo assistito a un arretramento della città, con mancanza di visione. Ora il Pnrr rappresenta una grande opportunità ma nell'amministrazione comunale mancano oggi idee e capacità di cogliere le opportunità in campo".
"La nostra è la città delle piante, del verde, produce treni, ha tutte le qualità per diventare una cittadina realmente europea. In lista abbiamo parità di genere, 16 donne e 16 uomini, ci presentiamo con una coalizione compatta che vuole offrire una prospettiva di sviluppo che guardi ai prossimi 50 anni", spiega ancora Fratoni.
Cuneo
Patrizia Manassero, candidata di sindaco di Cuneo, dice di sentire "fortemente l'appoggio e l'incoraggiamento di tutta la comunità democratica. Io rappresento una coalizione che si propone in continuità di una esperienza amministrativa di lungo periodo. Una coalizione che, assieme al Pd, vede tre liste civiche con una tradizione storica profonda. Il segretario Letta mi ha offerto un assist riprendendo la parola 'sicurezza' da declinare a tutela e libertà dei cittadini e di difesa di giustizia sociale":
"Il mio obiettivo è di portare la prima sindacatura donna nella nostra città, c'è una forte volontà di tutte le amministratrici. La responsabilità che attendono i sindaci e le sindache nei prossimi mesi e anni fanno tremare i polsi, con l'emergenza profughi e la guerra in Ucraina. Contiamo sul Pnrr per dare risposte a donne e anziane e per aumentare la qualità della vita e la sicurezza dei nostri territori".
Como
A Como la candidata sindaca è Barbara Minghetti: "Sono candidata con una lista civica, ma con il Pd e una vasta coalizione di centrosinistra. Como è una città di frontiere, sempre stata di centrodestra a parte il mandato di cinque anni fa, e vogliamo prendere in mano la città con una campagna che parla di cura di luoghi e delle persone. Pensiamo che Como debba tornare a essere un capoluogo importante. La parola relazione per noi è fondamentale, siamo partiti dalla vicinanza ai quartieri e vogliamo investire su turismo e commercio per crescere".
Barletta
La candidata sindaca di Barletta, Santa Scommegna, sottolinea che la sua "è una città dalla forte identità storica e culturale. Una città due volte medaglia d'oro, al valor civile e al valor militare. Devo ringraziare il Pd per avermi dato la possibilità di cominciare un viaggio e sono contenta che il Pd abbia puntato per la mia città su una donna. Ho esperienza nella pubblica amministrazione ed è questo il mio punto di forza. l'impegno sulla sicurezza è l'impegno più importante: la mia città sta vivendo un momento di crisi sociale e crisi culturale ed educativa. Dobbiamo riportare nella nostra città sicurezza, stare vicini ai ragazzi e promuovere progetti educativi per farli vivere e crescere nella comunità cittadina".
La Spezia
Piera Sommovigo, candidata sindaca di La Spezia, spiega che le nostre difficoltà maggiori sono cercare di risollevare una città piegata dalla pandemia e spezzare la sudditanza dell'amministrazione cittadina dal presidente della Regione Liguria. Le problematiche sono tante, a cominciare dalla sanità. Stiamo mettendo in campo tante iniziative e una campagna di ascolto dei quartieri delle persone. Pensiamo che questa sia la carta vincente e l'entusiasmo che sentiamo attorno a noi crediamo che sia l'arma vincente".
Piacenza
A Piacenza si candidata Catia Tarasconi che, in collegamento video, spiega che sta "tentando di vincere con un Partito Democratico molto unito con tante liste civiche e un campo largo. La cosa più bella è l'entusiasmo, in una campagna partita dall'ascolto, fatta di strette di mano, di cuore e di passione. La sfida è dura ma pensiamo di potercela giocare bene. La sicurezza è il tema fondamentale anche per Piacenza".
Viterbo
Conclude il giro Alessandra Troncarelli, candidata sindaco di Viterbo, che ringrazia il segretario Letta "per un incontro e confronto anche per le dinamiche nazionali. A Viterbo abbiamo creato un campo largo con forze civiche e politiche, nel rispetto delle identità e delle esigenze territoriali. Viterbo ha delle potenzialità enormi ma la sua rinascita è subordinata alle risorse finanziarie del governo. Il Pd ha portato avanti istanze a livello di candidature basate sul pragmatismo. La politica calata dall'alto non funziona e noi siamo un partito in ascolto delle esigenze dei cittadini".