AGI - Matteo Salvini vede il bicchiere mezzo pieno, fa i complimenti a Marine Le Pen, le invia un sms, "hai raccolto - le dice - il voto di 13 milioni di francesi, una percentuale mai vista in passato".
Ma a festeggiare questa sera è tutto il fronte che tira un sospiro di sollievo dopo la riconferma di Emmanuel Macron all'Eliseo.
La tesi è che ha perso il sovranismo, il nazionalismo, l'antieuropeismo, ha perso Putin.
E se sempre il leader della Lega si dice pronto ad andare avanti con la leader del Rassemblement National "per un'Europa fondata sul lavoro, sulla famiglia, sulla sicurezza, sui diritti e sulla liberta'", Mario Draghi si dice ben contento di poter continuare a lavorare con il candidato che è stato premiato dai francesi, a Macron "vanno le più sentite congratulazioni del governo italiano e mie personali", Italia e Francia "sono impegnati fianco a fianco - rilancia il premier - per la costruzione di un'Unione Europea più forte, più coesa, più giusta, capace di essere protagonista nel superare le grandi sfide dei nostri tempi, a partire dalla guerra in Ucraina".
Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, "è solo con una forte spinta europeista che potremo - osserva - continuare a portare avanti, tutti insieme, importanti battaglie a sostegno dei cittadini, anche in Europa. Uniti, per un'Ue sempre più coesa".
Commenti entusiastici tra i dem, "è un grande giorno per l'Europa", dice il segretario dem Enrico Letta, "è stata sconfitta la destra autoritaria", commenta il ministro Andrea Orlando, "viva la Francia che ha scelto l'Europa!", scrive su twitter la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani.
Festeggiano il leader di Iv Matteo Renzi ("Orgogliosi di stare con Macron fin dall'inizio") e di Azione Carlo Calenda ("Risultato decisivo per la Ue"), abbandonano ogni tipo di esitazione i pentastellati, "è importante che non abbia vinto una destra di ispirazione xenofoba", sostiene il presidente M5s Giuseppe Conte mentre la vicepresidente del Senato Paola Taverna dice che "Macron rappresenta una figura di garanzia".
Ma l'esito delle elezioni in Francia va interpretato anche nell'ambito del centrodestra.
Per gli 'europeisti' è un messaggio importante. Per il responsabile della Pa Renato Brunetta il voto avrà "un enorme impatto sull'Italia", per Mara Carfagna, ministra per il Sud, "la scelta dei francesi è un segnale di incoraggiamento per le forze moderate di tutta Europa".
"La vittoria di Macron è una bella notizia anche per l'Italia", osserva anche Maria Stella Gelmini, responsabile degli Affari regionali.
E forse non è un caso che oggi il presidente di FI Silvio Berlusconi abbia chiamato la leader di Fdi Giorgia Meloni promuovendosi mediatore per un incontro tra tutti i leader del centrodestra per evitare che la coalizione si spacchi nelle elezioni in Sicilia.
"La destra da sola non vince e non governa. È una lezione che vale anche per l'Italia", osserva la fedelissima del Cavaliere Licia Ronzulli.