AGI - “Non mi sono mai schierato con un partito in tutta la mia vita, né destra né sinistra, ho sempre puntato sui programmi e sulle persone. Vorrei che gli elettori valutassero in questo modo il mio impegno, sostenuto da quattro liste civiche”.
Claudio Cecchetto spiega all’AGI cosa l’ha spinto a candidarsi a sindaco di Riccione alle elezioni del 12 giugno. L’imprenditore, produttore discografico, deejay, conduttore di programmi radio e tv, ha compiuto 70 anni da pochi giorni e lancia la sfida. “Alcuni politici locali mi hanno corteggiato ma le direttive da Roma evidentemente erano diverse. Così ho deciso di candidarmi con un polo civico e, visto che Riccione ha sempre creato tendenze, mi auguro che proprio da qui nasca la moda dei civici”.
Cecchetto è determinato: “Tanti eventi che ho prodotto sono rimasti nella memoria delle persone. Ho portato a Riccione DeeJay Television, Un disco per l’estate, il Festivalbar. La gente mi sorride, mi fa piacere”. I sorrisi si trasformeranno in voti?
“Questo non lo so - ammette Cecchetto - Sicuramente i riccionesi penseranno alla loro città e se riterranno che io possa essere ancora utile, sono pronto”.
Il programma gira intorno a un punto principale: “Riccione deve tornare a essere quella che è stata in passato. Vorrei diventasse un format, come una di quelle fiere che anticipano le tendenze”.
Nessuna tensione con gli avversari: “Fanno la loro corsa, hanno le loro idee e le loro proposte - spiega Cecchetto - Ma quando esprimono un voto, gli elettori non devono basarsi sulle promesse ma sulle aspettative che derivano da quello che i candidati hanno compiuto nella loro vita”.
E’ questa, ne è convinto l'imprenditore inventore di canzoni ed eventi musicali, la sua forza. Anche perché non è la sua prima volta in politica. Tre anni fa si è candidato a Misano e ha 'rischiato' di fare il sindaco: “Tante persone mi hanno chiesto di presentarmi a Riccione anche per quello - conclude Cecchetto - in solo due mesi di campagna elettorale ho avuto il 34% delle preferenze”.