AGI - La politica italiana guarda con grande attenzione all'esito del primo turno delle presidenziali francesi. Stasera dopo le 20, orario di chiusura dei seggi, si dovrebbe sostanzialmente capire chi passerà a un eventuale secondo turno. Se il presidente del Consiglio Mario Draghi ha lavorato negli ultimi mesi a rafforzare l'asse con Macron anche in chiave Ue, i partiti della maggioranza si dividono sul sostegno ai principali candidati.
Da tempo, il più grande tifoso italiano di Macron è Matteo Renzi. Una rielezione dell'attuale capo dell'Eliseo sarebbe però vista di buon occhio anche dalle istituzioni Ue e sostanzialmente da tutte le forze europeiste italiane, a partire dal Pd, ma anche Forza Italia.
Mentre, nell'ambito dle centrodestra, Matteo Salvini è legato a Le Pen da una storica alleanza, siglata nel 2013, ben prima della nascita del fronte sovranista in Europa. "Sono curioso di vedere stasera alle 20 quando si chiuderanno le urne francesi, che responso darà il popolo francese al momento attuale. Penso che sarà molto interessante", ha detto oggi il capo della Lega.
Ha usato, invece, parole molto dure contro un'eventuale vittoria di Le Pen il segretario dem Enrico Letta, che, nei mesi scorsi, è stato protagonista con la sovranista francese di un vivace dibattito sulla televisione d'Oltralpe. Se Le Pen dovesse vincere le presidenziali "sarebbe per Putin una vittoria molto maggiore che conquistare Ucraina", ha sostenuto Letta, sarebbe "un terremoto politico in Europa, sfascerebbe l'Europa e avrebbe un impatto anche su di noi".
"Noi siamo alternativi a chi in Italia sta con Le Pen e Orban, che sta bloccando sanzioni alla Russia", ha poi rivendicato. "Macron rappresenta una terza via tra coloro che temono che l'Europa della Difesa sia alternativa alla Nato e i populisti che cercano di distruggere l'Europa dall'interno", ha commentato l'eurodeputato di Renew Europe Sandro Gozi.
"Dobbiamo impegnarci affinchè vinca al primo turno. Poi inizia un'altra partita, probabilmente contro Le Pen, in cui si confronteranno una visione repubblicana ed europeista contro una estremista, di chiusura e divisione". "Il voto per le presidenziali francesi è uno di quei casi di scuola che misura meglio di ogni altra cosa le contraddizioni insanabili del centrodestra italiano", ha affermato il deputato di Azione, Osvaldo Napoli.
"Forze politiche che si proclamano europeiste e atlantiste possono sostenere Marina Le Pen, e gioire addirittura nel caso sciagurato di una sua vittoria, cioè una candidata anti-europeista e anti-occidentale e legata da rapporti quanto meno opachi con l'auto rate di Mosca?", si è chiesto. Infine, all'opposizione, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni sostiene la candidata del Rassemblement national, anche se questa ultima a Strasburgo siede nel gruppo con la Lega (Identità e democrazia) e non nella formazione dei Conservatori di cui Meloni è presidente.