AGI - Sulla legge delega fiscale si riparte con i voti in commissione Finanze alla Camera: oggi alle ore 21, mercoledì con due sedute e giovedì mattina un'altra. Il governo ha inviato le riformulazioni ai partiti sugli emendamenti, anche se per ora resta fuori il tema più controverso, quello sul catasto. Dalla riforma – sarà scritto nero su bianco – "non deve derivare un incremento della pressione tributaria rispetto a quella derivante dall'applicazione della legislazione vigente".
Oltre all'abolizione dell’Irap e alla riduzione dell'Irpef, sulla flat tax si punta a predisporre "un meccanismo di allargamento" progressivo. Chi esce dalla flat tax potrà avere uno scivolo di due anni per approdare a quello ordinario.
Tra le novità emerse nelle ultime ore la priorità nell'applicazione del cashback fiscale per le spese sociosanitarie. Si punta ad una "graduale trasformazione, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, delle detrazioni fiscali "con priorità a quelle di natura socio-sanitaria, in relazione ad acquisti tracciabili di specifici beni e servizi". Ed ancora: ad "una più equa distribuzione del carico fiscale nel corso del tempo, anche attraverso un meccanismo di progressiva mensilizzazione degli acconti e dei saldi e l'eventuale riduzione della ritenuta d'acconto, senza maggiori oneri per le finanze pubbliche".
L'obiettivo è anche quello di "ridurre l'evasione e l'elusione fiscali, anche attraverso la piena utilizzazione dei dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria, il potenziamento dell'analisi del rischio, il ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale", ferma restando "la salvaguardia dei dati personali ai sensi del regolamento (UE) 2016/ 679 del Parlamento europeo e del Consiglio, nonché mediante il rafforzamento del regime di adempimento collaborativo, si legge nelle riformulazioni del governo.
Tra l'altro, si mira a "razionalizzare le sanzioni amministrative, garantendone la gradualità e proporzionalità rispetto alla gravità delle violazioni commesse". Si prevede "al fine di favorire l’emersione degli imponibili, la previsione - per i due periodi di imposta successivi al passaggio dal regime forfettario" al regime ordinario - di un'imposta opzionale e sostitutiva delle imposte sui redditi per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d'impresa, arti o professioni che, nell'anno precedente, hanno conseguito ricavi o hanno percepito compensi non superiori a una soglia da determinare con i decreti legislativi, e con l'individuazione di meccanismi applicativi idonei a evitare comportamenti elusivi".
Previsto il "riordino delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche, tenendo conto della loro finalità e dei loro effetti sull’equità e sull’efficienza dell’imposta e destinando le risorse derivanti dalla loro eventuale eliminazione o rimodulazione" ai contribuenti "soggetti all'Irpef, con particolare riferimento a quelli con redditi medio-bassi".
Gli interventi normativi disposti per attuare il graduale superamento dell'Irap – si legge ancora nelle riformulazioni fatte pervenire ai partiti – "garantiscono in ogni caso il finanziamento del fabbisogno sanitario, e garantiscono altresì gettiti in misura equivalente per le regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario ovvero per quelle che sono sottoposte a piani di rientro che, in base alla legislazione vigente, comportano l'applicazione, anche automatica, di aliquote dell'Irap maggiori di quelle minime. Detti interventi normativi non devono generare aggravi di alcun tipo sui redditi di lavoro dipendente o da pensione".