AGI - Licenziato in via definita dal Senato con voto di fiducia (214 voti favorevoli, 35 voti contrari e nessun astenuto), il decreto Ucraina è convertito in legge. Il provvedimento prevede la partecipazione, fino al 30 settembre 2022, di personale militare alle iniziative della Nato per l'impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf).
Si prevede, inoltre, fino al 31 dicembre 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della Nato:
- a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza;
- b) dispositivo per la sorveglianza navale nell'area sud dell'Alleanza;
- c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence);
- d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza.
Il decreto stabilisce, inoltre, la cessione di mezzi ed equipaggiamenti militari all'Ucraina, a titolo gratuito, non letali di protezione; la semplificazione, fino al 31 dicembre 2022, delle procedure per gli interventi di assistenza o di cooperazione in favore dell'Ucraina, ad esclusione delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione; il potenziamento per la funzionalita' e la sicurezza degli uffici e del personale all'estero; il potenziamento dell'Unità di crisi del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Il provvedimento prevede anche la possibilità di adozione da parte del ministro della Transizione ecologica di misure preventive per assicurare la sicurezza del sistema nazionale del gas naturale, insieme ad interventi normativi e finanziari legati alla gestione dell'accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina (3.000 posti aggiuntivi nel Sistema di accoglienza e integrazione).
Altre misure sono previste a favore di imprese che esportano o hanno filiali o partecipate in Ucraina, Federazione Russa o Bielorussia, ed a sostegno degli studenti, dei ricercatori e dei docenti di nazionalità ucraina.
Tra le modifiche apportate al testo durante l'esame alla Camera, attraverso un emendamento votato all'unanimità, la possibilità, in deroga alla normativa vigente, di "vendita di materiali di autodifesa a giornalisti e fotoreporter".
Nello specifico, viene riconosciuto fino al 31 dicembre del 2022 agli iscirtti all'albo dei giornalisti e pubblicisti nonché a chi svolge la professione di fotoreporter o videoreporter, di acquistare previo nulla osta del Questore competente per luogo di residenza, giubbotti antiproiettile ed elmetti per l'esigenza di autodifesa nell'esercizio delle rispettive professioni nel territorio ucraino.
Il nulla osta deve essere esibito all'atto dall'uscita e del rientro nel terrritorio italiano alle autorità competenti di frontieera. Resta vietato l'uso di materiale difensivo sul territiro dello Stato italiano. Quanto alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari, il decreto autorizza, fino al 31 dicembre 2022, previo atto di indirizzo delle Camere, la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, in deroga alle disposizioni di legge.
Viene demandata all'adozione di uno più decreti interministeriali la definizione dell'elenco di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari oggetto della cessione, nonché le modalità di realizzazione della stessa. Il ministro della Difesa e il ministro degli Esteri riferiscono alle Camere, con cadenza almeno trimestrale, sull'evoluzione della situazione in atto.
Infine, durante l'esame a Montecitorio è stato approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno sottoscritto anche dall'opposizione, che conferma l'impegno del governo a aumentare le spese militari al 2% del Pil, come previsto da un impegno Nato.
L'odg è stato al centro di aspre polemiche e divisioni nella maggioranza e con il governo durante il passaggio al Senato: M5s e Leu hanno preso le distanze dal documento schierandosi contro. Al Senato, anche a seguito dell'apposizione della fiducia, non sono stati presentati e votati odg in Aula.