AGI - Una vista accolta con grande entusiasmo ed emozione quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Itis, l’azienda pubblica di servizi alla persona che ospita oltre 400 anziani. Il Capo dello Stato, dopo aver salutato gli ospiti, stretto la mano e fatto gli auguri a una signora che sta per compiere 100 anni, ha tenuto un intervento nella sala polifunzionale del centro.
“Sono lietissimo di incontrarvi” ha detto più volte, ricordando che “il nostro paese è il più ‘anziano’ in Europa, e questo per diversi motivi, uno è l’attesa di vita che in Italia è più alta che altrove, questo è confortante, e l’altro é che nascono meno bambini, speriamo si riesca a invertire questa tendenza. Questo sottolinea ancora di più l’importanza dell’attenzione verso gli anziani che sono, e io faccio parte della categoria, non soltanto un punto di affetto per le altre generazioni ma anche portatori dell’esperienza, dei ricordi, della storia, della trasmissione di conoscenza, di vita. Questo li rende preziosi nella vita della società”.
Proprio per la ‘ricchezza’ del loro ruolo “è importante la loro cura, l’attenzione nei loro confronti, particolarmente quando comincia a diminuire l’auto sufficienza e aumenta la fragilità”.
A questo proposito ha ricordato che il ministero della salute ha formato una commissione per l’assistenza agli anziani, “che sta lavorando bene. Ha avuto l’apprezzamento anche del presidente del Consiglio”.
“Per questo sono lietissimo di essere qui, per sottolineare l’importanza dei luoghi, delle strutture di accoglienza e residenza degli anziani, per garantire loro una rete di supporto, di professionalità, capace di assisterli in maniera adeguata efficace. Qui all’Itis, notoriamente c’è un livello eccellenza in questo campo, anche con le sue formule articolare di accoglienza misurata sulle esigenze degli anziani”.
Mattarella non nasconde che la realtà non è sempre così, ma proprio perché ci sono casi “inaccettabili” di centri dove gli anziani non sono trattati adeguatamente “serve vigilanza” ancora di più vanno ‘lodati’ gli sforzi di chi lavora bene, come all’Itis. Durante la visita, un anziano signore in sedia a rotelle ha letto una lettera a nome dell’istituto per ringraziare il presidente che è riuscito a trovare il tempo, anche in un periodo così complicato “di venire da noi, a casa nostra”.