AGI - Dopo il via libera unanime del Cdm al 'pacchetto' di modifiche della Guardasigilli Marta Cartabia alla riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario, ora all'esame di Montecitorio, arrivano i primi 'distinguo' nella maggioranza e si fa teso il clima tra Pd e Forza Italia.
Se è vero che le forze di maggioranza condividono l'impianto complessivo delle norme, frutto del lavoro della ministra in raccordo con gli stessi partiti, è altrettanto vero che sin da subito Forza Italia, Lega e anche M5s hanno puntualizzato alcune criticità.
Tanto che i ministri azzurri hanno chiesto e ottenuto che al verbale della riunione del Cdm fosse allegato un documento realizzato dal partito in cui si evidenziavano alcuni aspetti da "migliorare".
È Antonio Tajani, ospite di Rainews 24, a spiegare la posizione: il sistema elettorale dei togati del Csm indicato nella riforma "non va bene, lo correggeremo in Parlamento". Per Forza Italia serve un sistema con "sorteggio temperato".
Gli emendamenti del governo vanno bene, sottolinea, ma sono un testo base, "poi in Parlamento si correggeranno le cose da correggere", tra cui appunto "il sistema elettorale del Csm".
Netta la replica del Pd: "Riproporre il sorteggio temperato per l'elezione del Csm significa ripartire da zero, fare finta che non ci sia stato ieri un Consiglio dei ministri che ha approvato la riforma, dire che abbiamo scherzato", afferma Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.
"Se si vuole portare a termine in tempi rapidi, come ci ha chiesto il presidente Mattarella, una riforma seria della magistratura, occorre evitare di continuare ad alzare l'asticella, e predisporsi ad un lavoro costruttivo in commissione che parta dallo schema approvato dal governo, non che lo stravolga. Noi con questo spirito lavoreremo, ci auguriamo lo stesso dai partner di governo", sottolinea.
Anche Anna Rossomando, vicepresidente del Senato e responsabile giustizia e diritti del Pd, "mettere in discussione la legge elettorale per il Csm significa mettere in discussione tutta la riforma. Proporre il sorteggio, un metodo incostituzionale, vorrebbe dire vanificare il lavoro di mesi. Ieri c'è stato un Cdm, non un pour parler".
Controreplica di Forza Italia: “Il sorteggio (temperato) da noi proposto per l’elezione della componente togata del Csm non contrasta con l’art. 104 della Costituzione perché i candidati vengono sempre e comunque votati dai magistrati. Del resto, la stessa Anm ne è consapevole avendo sottoposto a referendum consultivo tra i suoi iscritti la nostra proposta.
Con tutta evidenza una proposta incostituzionale non avrebbe neppure avuto dignità di dibattito. La questione la affronteremo con serenità a partire dalla settimana prossima nel dibattito in commissione”, afferma Pierantonio Zanettin capogruppo azzurro in commissione Giustizia a Montecitorio.
Ospite di Sky Tg24, il vicepresidente del Csm David Ermini ha osservato: "Pensare che una legge elettorale da sola possa eliminare i vizi del correntismo e del carrierismo che abbiamo visto in questi anni sarebbe un'utopia".
Errmini ha poi annunciato che il Csm darà un parere sugli emendamenti al ddl di riforma approvati dal Consiglio dei ministri.
Detto questo, "la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario è un passaggio ineludibile e urgente, come ripeto da oltre due anni, per restituire credibilità e fiducia nel sistema giustizia e nell’ordinamento giudiziario. Però, non può assolvere la magistratura dalla necessità di una seria riflessione e un profondo rinnovamento culturale e morale”, ha scandito.