AGI - Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è categorico ed "esclude" un rimpasto di Governo e un suo impegno in politica, neppure "come federatore di un'area di centro". Draghi ringrazia ironicamente coloro che "con sollecitudine straordinaria" si adoperano per trovare ruoli futuri per il premier, ma - rassicura Draghi - "io, se lo decidessi, un lavoro me lo trovo anche da solo".
Oggi il Consiglio dei Ministri vara gli emendamenti che verranno proposti al Parlamento per la riforma della giustizia. Il Governo non porrà la fiducia, ma c'è l'impegno delle forze della maggioranza ad approvare la riforma "in tempo utile" per l'elezione del Csm, prevista per luglio.
Gli emendamenti concordati in Cdm prevedono novità importanti:
- stop alle 'porte girevoli' tra magistratura e politica. Chi diventa parlamentare o ministro o sottosegretario non potra' tornare a fare il giudice (unica eccezione per gli incarichi 'tecnici' che durano meno di un anno);
- stop alle nomine 'a pacchetto' in Csm per evitare accordi trasversali;
- riforma del sistema elettorale per il Csm per evitare al massimo il potere delle correnti. Draghi ammette che "le differenti opinioni sul Csm sono rimaste" ma "c'è un impegno a superarle entro le prossime elezioni per il Csm".
Sul Governo Draghi sottolinea che la sfida più importante è quella di mantenere alti i livelli di crescita. Per farlo il Governo si concentrerà nella lotta contro il caro energia e l'inflazione e per realizzare tutti gli impegni del Pnrr.
"Sulle bollette - dice Draghi - abbiamo già stanziato 98 miliardi, ma faremo un altro intervento la prossima settimana con sostegni e interventi sull'offerta dell'energia, sulle energie rinnovabili, sulla produzione e lo stoccaggio.
La priorità del governo è che la crescita sia equa e sostenuta e che essa non sia strozzata dal caro energia. È un intervento prioritario. Il governo assegna a questo intervento assoluta priorità". "Domani - preannuncia Draghi - il Governatore della Banca d'Italia annuncerà numeri buoni sulla crescita del debito pubblico italiano. Oggi lo spread è salito, ma in misura minore rispetto ad altri Paesi come Francia, Spagna, Olanda".
Sull'inflazione Draghi dice: "Io non commento le decisioni di politica monetaria. Sulle previsioni di inflazione la Bce e la Banca Italia sono le istituzioni più accreditate per fare previsioni. Le previsioni danno un'inflazione alta e crescente ancora per un po', poi inizia a calare nel corso di quest'anno. Questo spiega la cautela con la quale la Bce si è mossa. È un'inflazione che non bisogna sottovalutare perché riduce il potere d'acquisto delle famiglie".
Sul superbonus edilizio e sul freno alla cessione del credito d'imposta, il premier afferma: "Il governo vuole che il meccanismo funzioni. Ci sarà un emendamento sul quale sta lavorando il Mef insieme al Parlamento. Non è che l'edilizia senza il superbonus non funziona. L'edilizia si è giovata del superbonus ma va avanti lo stesso, altrimenti tutti i Paesi starebbero a zero".
Draghi tira una stoccata ai Governi precedenti: "Alcuni di quelli che più tuonano sul superbonus sono quelli che hanno scritto questa legge senza prevedere sufficienti controlli. Se in Italia ci sono casi di frodi è perché si è voluto costruire un sistema che prevede pochi controlli". Su Ita Airways il Governo annuncia che verranno presi provvedimenti per la sua privatizzazione e che il Governo manterrà per ora "una quota minoritaria"