AGI - Sarà un caso, ovviamente, ma nei corridoi del Transatlantico qualcuno guarda anche alla cabala e studiando i precedenti gli habituee lo avevano fatto notare: mai nessun presidente della Repubblica è stato eletto al quinto scrutinio.
Quello che si è consumato oggi è l'ennesima occasione in cui, superata la quarta votazione, bisogna attendere almeno la sesta per avere il nuovo Capo dello Stato.
Fu proprio il primo Giorgio Napolitano a dover aspettare il sesto scrutinio per superare il quorum necessario e salire al Quirinale. Ben più pazienza dovettero esercitare Antonio Segni (9 scrutini), Giuseppe Saragat (ben 21), Giovanni Leone (il record di 23), Sandro Pertini (eletto alla 16' votazione) e Oscar Luigi Scalfaro (16 votazioni anche per lui).
Quanto ai giorni impegnati nelle votazioni, l'elezione di quest'anno con oggi risulta la quinta per durata, pari merito a quella che portò al Colle Antonio Segni. Più impegnative furono solo quella per Petini (10 giorni), Scalfaro (12 giorni) e ovviamente saragat (13 giorni) e Leone (16 giorni).