AGI - Alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrebbe varare nuove misure restrittive per tentare di arginare la quarta ondata, Giuseppe Conte riunisce i parlamentari 5 stelle e detta le 'sue' condizioni al governo: nessun obbligo vaccinale, sì al ritorno allo smart working e subito ristori e prolungamento della cig Covid.
Ma, soprattutto, il leader pentastellato chiede al governo di fare chiarezza e spiegare con trasparenza agli italiani qual è la situazione.
Solo un breve passaggio dedicato al prossimo voto sul Capo dello Stato - nel quale l'ex premier esorta i 5 stelle a restare compatti perchè solo così si può rendere determinante il 'peso' parlamentare del Movimento, che è maggioranza relativa, ricorda agli eletti - poi l'intero intervento è riservato al Covid e alle possibili nuove misure che l'esecutivo si appresta a mettere in campo.
"Condizione preliminare perchè si possano prendere in considerazione ulteriori restrizioni è che si introduca subito il ricorso allo smart working. È inaccettabile che l'Europa faccia massiccio ricorso a questa misura, e proprio noi che siamo stati i capofila l'abbiamo dismessa in questa fase della pandemia", è la premessa del leader M5s.
Che poi mette in chiaro, lanciando anche una stilettata a chi, nel governo, punta all'obbligo vaccinale: "Chiediamo che siano consentiti tempi rapidi di vaccinazione in tutte le aree del Paese, stante la diffusa criticità che diffusamente viene registrata nelle prenotazioni delle dosi booster. Appare paradossale ragionare di obbligo vaccinale quando anche coloro che volontariamente si rendono disponibili per la terza dose incontrano difficoltà a farlo in tempi brevi".