AGI - La visita del Cancelliere tedesco Scholz "conferma la profondità del legame tra Italia e Germania. È nostra volontà collaborare per affrontare le grandi sfide europee". Lo ha detto il premier Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del colloquio con il Cancelliere tedesco. "Bisogna accelerare il processo di integrazione. Un'Europa più forte e coesa è nell'interesse dell'Italia e della Germania", ha affermato il premier.
Italia esempio luminoso
“Sulla lotta alla pandemia l’Italia è un esempio luminoso”. E’ quanto ha detto Olaf Scholz a fianco di Mario Draghi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Nell’Unione europea dobbiamo lottare insieme contro la pandemia”, ha detto ancora il neocancelliere tedesco, che ha annunciato “ulteriori restrizioni” anche in Germania allo scopo di contrastare efficacemente la variante Omicron.
Scholz ha ricordato che per il 21 dicembre, a Berlino, è fissato un nuovo vertice tra il governo federale ed i governatori dei Laender: in prospettiva ci sono “ulteriori limitazioni ai contatti personali, dobbiamo essere preparatissimi.
Allo stesso tempo è necessario intensificare la campagna vaccinale”, anche se “abbiamo fatto molti passi avanti”, comprese le somministrazioni delle terze dosi. Tuttavia “vogliamo intensificare il ritmo delle vaccinazioni”, ha insistito il cancelliere, “e vogliamo raggiungere anche chi non è mai stato vaccinato”. Anche su questo, così Scholz, “la percentuale di vaccinazione in Italia è un modello da seguire”. Non solo: la Germania segue l'Italia anche su altri fronti: “Anche noi abbiamo posto un generale alla guida dell’unità di crisi contro la pandemia, perché vogliamo evitare situazioni con troppi esperti e proposte contraddittorie”. E’ necessario, così ancora Scholz, “arrivare a risultati condivisi”.
La cooperazione tra Italia e Germania
il presidente Draghi in conferenza stampa ha sottolineato che è stato "cominciato un percorso insieme, non se ne parlava fino a tre giorni fa. Per ora abbiamo iniziato ad individuare una serie di aree e di temi" sui quali trovare l'intesa con Berlino, "con i ministri competenti individueremo un metodo per andare avanti. Poi vediamo cosa sarà. Se un trattato, un accordo, un memorandum, lo giudicheremo alla fine del percorso".
Per il presidente del consiglio, "il dopo pandemia chiama tutti i Paesi a finanziare dei progetti senza precedenti. Nel campo della transizione digitale, ambientale, della difesa. Occorrerà vedere come questi progetti potranno inserirsi all'interno delle regole di bilancio. Io penso che si troverà un'intesa".
L'inizio del percorso di cooperazione tra Italia e Germania è stato confermato anche dal cancelliere Scholz. “Siamo solo agli inizi, ma abbiamo imboccato - dice - una via che vogliamo percorrere fino in fondo. È nostra ferma intenzione cooperare ancora più strettamente”.
Come modello di coesione europea, Scholz è tornato a ricordare il Recovery fund: “Abbiamo messo a disposizione 750 miliardi di euro per tutta l’Europa, un fatto senza precedenti. Ora si tratta di utilizzare questi fondi, nella modernizzazione industriale, nella digitalizzazione, nella transizione climatica”.
Accennando anche ai temi di politica estera, Scholz ha precisato che “l’Ue deve arrivare a parlare con una voce sola” e che è necessario “arrivare ad un maggior numero di decisioni prese senza dover ricorrere al voto di unanimità, anche se è chiaro che prima bisogna sempre trovare un’intesa”.
Tra gli esempi di cooperazione, il cancelliere ha elencato la “lotta ai cambiamenti climatici, gli investimenti nell’innovazione tecnologica e nella digitalizzazione”. Il cancelliere ha ricordato altresì che “solo una stretta cooperazione tra i nostri due Paesi” garantisce l’importanza dell’Ue a livello economico. È in questo contesto che Scholz ha sottolineato la necessità di “riprendere le consultazioni intergovernative: nel contesto delle regole possiamo fare un ottimo lavoro”.