AGI - Quello del significato del concetto di italianità "è un interrogativo aperto da secoli e ancora attualissimo". Sergio Mattarella cita Umberto Eco e, aprendo alla Farnesina gli Stati Generali della Lingua e della Creatività italiane nel mondo, aggiunge che quel tema deve essere "fatto nostro, mettendo a fuoco il passato e a frutto le lezioni del presente. Anche quelle - è il richiamo del Presidente della Repubblica - apprese con sacrificio e dolore come l'esperienza della crisi pandemica".
"Il campo in cui agiamo - prosegue - è caratterizzato dalla complessità della realtà che ci circonda. Il mondo è di fronte a sfide che nessun Paese, nessuna cultura può immaginare di affrontare da solo. Crisi quali quelle indotte dai cambiamenti climatici, le giuste aspirazioni a uno sviluppo autenticamente equo e sostenibile, tutte si intersecano con nuove frizioni globali e focolai di insatibilità che attraversano le linee geografiche tra i nostri continenti".
La lingua italiana
Secondo il presidente della Repubblica, delle diverse "sfaccettature della italianità, la nostro lingua è il tessuto connettivo, diffuso anche oltre i nostri confini e studiato da oltre due milioni di persone. Da Buenos Aires a Nuova Delhi, da Sydney a Dakar, l'italiano si conferma, anno dopo anno, un vero e proprio polo di attrazione per chi guarda al Bel Paese con curiosità, interesse, ammirazione".