AGI - "La discussione sulla legge elettorale in questo momento è bloccata dal centrodestra che ha l'occhio molto molto concentrato sul Quirinale. Si è bloccato su questa idea di Berlusconi candidato presidente della Repubblica e credo che l'arrocco del centrodestra renda impossibile qualsiasi ragionamento sulle riforme e sulla legge elettorale". Questo il punto di vista di Enrico Letta, segretario del Pd.
"Anche di questo si dovrà parlare da gennaio in poi, anche con il centrodestra dovremo discutere di legge elettorale ma ora è molto complicato fare qualsiasi ragionamento: quando si scioglierà quel nodo" sul successore di Mattarella "allora si potrà discutere di tutto il resto".
Un discorso che Letta sottolinea ancora sottolineando gli effetti politici di questo sguardo verso il Colle: "La vicenda del voto sul ddl Zan dimostra che quando si ha troppo in mente il Quirinale poi si fanno cose sbagliate. Penso sia giusto che" su chi sarà il muovo presidente della Repubblica "ci si metta testa tra tre mesi: se ci si mette la testa adesso si fanno solo danni. Io ho sempre detto che ne parliamo dopo, ora c'è la manovra con tante cose che faranno discutere il parlamento per i prossimi due mesi. Se il parlamento affronta i prossimi voti con questa logica del Quirinale sarebbe un errore molto grave, di Quirinale si parla a gennaio".
Sul Quirinale c'è sempre l'ipotesi Draghi. Letta spèiega se esista o meno un'attenzione dei leader europei verso questa possibilità. "In verità sono stati sempre tutti molto rispettosi e attenti, ho trovato un clima molto positivo nei confronti del nostro Paese, che viene visto come un modello per come abbiamo affrontato la ripartenza dopo il Covid". Anche per il fatto che "c'è un forte ancoraggio all'Europa e una spinta verso un'Europa più solida, integrata e che funzionino i progetti di investimento. Tutto ciò che guardano e si aspettano i leader è che sappiamo spendere bene i soldi europei, questo si aspettano dall'Italia".