AGI - Le sfide globali si affrontano insieme, "il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che affrontiamo oggi. Per molti versi, è l'unica soluzione possibile". Questo il messaggio che Mario Draghi consegna ai Grandi del mondo arrivati a Roma per partecipare al vertice del G20, il primo di una quasi ritrovata normalità dopo oltre un anno e mezzo di distanze, restrizioni e chiusure. "E' splendido vedervi tutti qui dopo questi anni difficili", esordisce il premier aprendo i lavori e dopo avere accolto i capi di Stato e di governo alla Nuvola dell'Eur, tra saluti, sorrisi e abbracci.
L'atmosfera è rilassata, la foto di famiglia coinvolge i medici e gli infermieri della Croce Rossa e dell'ospedale romano Spallanzani, simbolo della lotta alla pandemia e protagonisti insieme ai leader della Terra nella foto inaugurale del G20 di Roma. La tragica emergenza sanitaria si è trasformata in profonda crisi economica e sociale colpendo tutto il mondo, dice Draghi, e in questo tempo drammatico, il nazionalismo, il protezionismo e l'unilateralismo hanno rischiato di prevalere.
Fare da soli non è possibile
Ed è per questo che l'unica risposta possibile è quella di lavorare insieme. "Dalla pandemia, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto questo da soli, semplicemente, non è un'opzione possibile - dice Draghi che invita i partner a "fare tutto ciò che possiamo per superare le nostre differenze" e a "riaccendere lo spirito che ci ha portati alla creazione e al rafforzamento di questo consenso".
Unanime l'accordo sulla minimun tax
Qualcosa a livello globale si muove: i 20 Grandi danno il loro "ampio e trasversale" sostegno all'accordo sulla minumum tax per i colossi dell'economia mondiale, per tassare con un'aliquota fiscale minima le multinazionali che hanno un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro. E approvano l'obiettivo messo sul tavolo dall'Oms e rilanciato dallo stesso Draghi, di abbattere le diseguaglianze fra Paesi poveri e richhi nella disponibilità e nella distribuzione dei vaccini contro il Covid e vaccinare almeno il 40% della popolazione mondiale entro il quest'anno e almeno il 70% entro il 2022.
La crisi causata dal Covid ha cambiato profondamente l'economia e la società mondiali, per questo serve "un nuovo modello economico che stiamo costruendo", rilancia il premier.
L'avvertenza è che la pandemia non è finita, ma dopo due anni dal suo inizio "possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo: campagne vaccinali di successo e azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali hanno permesso la ripresa dell'economia globale. Molti dei nostri Paesi hanno lanciato dei piani di ripresa per dare impulso alla crescita, ridurre le diseguaglianze, promuovere la sostenibilità. Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà", continua.
L'obiettivo è la ripresa solidale
L'obiettivo dunque è costruire una ripresa solidale, perchè sono tanti i lavoratori che sono rimasti indietro a causa della crisi legata alla pandemia, così come tante piccole e medie imprese che hanno rischiato di scomparire o che non sono riuscite a sostenere l'impatto della recessione. "Le piccole e medie imprese sono il fondamento di molti dei nostri paesi, compreso il mio. Le nostre economie prosperano grazie all'ingegno e al duro lavoro dei loro dipendenti e imprenditori. I governi devono impegnarsi per aiutarli", ripete Draghi.
Che dedica un ampio passaggio del suo intervento anche all'importanza del ruolo delle donne. "Non ci può essere una ripresa rapida, equa e sostenibile se ci dimentichiamo di metà del mondo", dice. Il vertice del G20 è anche l'occasione per una serie di colloqui bilaterali. Il più delicato dei quali quello con il presidente turco Erdogan, dopo le parole pronunciate dal premier che aveva definito il leader di Ankara "un dittatore".
Palazzo Chigi definisce il faccia a faccia durato 35 minuti, un "costruttivo scambio di vedute" sulle le relazioni UE-Turchia, e un focus sulla crisi afgana, la stabilità nel Mediterraneo e la Libia. Draghi infine ha chiesto al Presidente della Repubblica democratica del Congo, Felix Tshisekedi, aggiornamenti sulle indagini riguardanti l'omicidio dell Ambasciatore Attanasio e del Carabiniere Vittorio Iacovacci.