AGI - Una manovra, tre capitoli: Salute, Istruzione, Lavoro. Così la declina, il segretario del Partito Democratico nel corso della sua relazione alla direzione nazionale. Enrico Letta parte dalla considerazione che, seppure il Patto di Stabilità è sospeso, presto verrà ripristinato. In che forma e tempi è tutto da vedere.
Ma di certo, non si può pensare di caricare sui giovani ancora più debito di quello che si ritroveranno a causa della pandemia. è un richiamo alla realtà e alla responsabilità quello lanciato dal leader dem dal Nazareno, nel corso della prima Direzione in presenza dopo tanto tempo: "La legge di bilancio ci traghetterà nelle nuove regole europee: la sospensione del Patto di Stabilità è in corso, ma in futuro ogni spesa dovrà avere una copertura. Non possiamo mettere i giovani al centro e non avere in testa che non far crescere il nostro debito", un impegno che "dobbiamo innanzitutto a loro".
Da qui, i 'capitolì che il Partito democratico intende aprire il Parlamento. La Salute, comincia Letta, "con la necessità di mettere la sanità pubblica al centro del futuro del nostro Paese". L'istruzione, "con la necessità di dare certezze a operatori e insegnanti". Il lavoro: "Sono molteplici le questioni che lo riguardano, il nostro ministro Andrea Orlando se ne sta occupando con impegno, la grande priorità è ridurre le tasse sul lavoro per spingere i contratti a tempo indeterminato. E anche aiutare le persone ad avere più soldi in busta paga".
Un tema, quest'ultimo, su cui il segretario dem - che ha fatto del tema dei giovani un pilastro del suo mandato - si sofferma più volte: "Oggi tutto il dibattito sulla manodopera che non si trova va riportato alla sua dimensione: in Italia gli stipendi sono più bassi a quelli di altri Paesi europei. La nostra battaglia contro gli stage fa parte di questo discorso: il primo stipendio per un giovane deve essere dignitoso, la parola dignità deve tornare centrale quando si parla di lavoro".
Playmaker del Pd in Parlamento per portare a casa questi temi sarà Antonio Misiani, deputato e responsabile Economia del partito. Sarà lui, annuncia Letta, a gestire "il coordinamento per il passaggio della legge di bilancio in Parlamento".
Proprio Misiani, in mattinata, si sofferma su uno dei nodi della manovra, le pensioni, spiegando che "il sistema di quote che viene ipotizzato non sia la soluzione migliore. Quota 100 è stata una finestra transitoria. Il punto è costruire meccanismi di flessibilizzazione per chi ha più bisogno di andare in pensione".
Flessibilità legata alla gravosità della mansione svolta, ma anche al genere: "L'Ape sociale è uno strumento modulabile, ne è prevista la proroga, va allargato. Insistiamo sulla proroga di Opzione Donna e bisogna pensare ai giovani che rischiano di andare in pensione con cifre sotto la soglia di povertà", dice ancora Misiani.
E Letta la spiega così: "Quando parliamo di pensioni, parliamo di persone: tante persone hanno usufruito di Quota 100 e non c'è da colpevolizzare nessuno. Ma dobbiamo avere la chiarezza di sapere che Quota 100 affronta un problema che esiste con uno strumento che è sbagliato perchè discrimina tra uomini e donne. L'ottanta per cento di Quota 100 è andato al lavoro maschile".
La parità di genere, tuttavia, passa anche per misure che hanno meno eco, ma sono ugualmente sentite: "La tassa sugli assorbenti è una questione di cui dobbiamo parlare di più, raggiungere un risultato importante è anche sfatare un tabù rispetto alla necessità di intervenire", dice Letta, strappando applausi alla direzione.