AGI - Ancora una crepa nel centrodestra, questa volta in Europa. Nel giorno in cui Silvio Berlusconi ritorna a Bruxelles a un vertice del Ppe per provare a rassicurare gli alleati sulla collocazione della destra italiana nell'alveo delle forze politiche europeiste, Lega e Fratelli d'Italia votano 'no' alla risoluzione del Parlamento europeo sulla Polonia.
Nelle stesse ore, la telefonata di Matteo Salvini a Marine Le Pen, con la quale il leader del Carroccio rinsalda l'asse con la esponente della destra francese e riafferma la volonta' di costruire un nuovo gruppo di centrodestra a Bruxelles, "che possa unire il meglio del gruppo Identita' e Democrazia, dei Conservatori e del Ppe".
Il gruppo parlamentare di Identità e Democrazia, di cui fa parte la Lega, e quello dei Conservatori dell'Ecr, cui aderisce il partito di Giorgia Meloni, hanno votato 'no' alla risoluzione del Parlamento europeo che condanna la sentenza della Corte costituzionale polacca che non riconosce il primato del diritto comunitario su quello nazionale.
Caso che ha scatenato la reazione dell'Unione europea e che è finita sul tavolo dei leader riuniti in queste ore a Bruxelles. Lo stesso Mario Draghi ieri in Senato ha detto che l'Italia appoggia in maniera "fermissima" la posizione della Commissione europea contro Varsavia.
Il voto all'Eurocamera ha spaccato il centrodestra, visto che Forza Italia, insieme al Pd e al Movimento Cinque Stelle, ha votato a favore della risoluzione.
Berlusconi, nel ruolo di garante del centrodestra italiano, prova a rassicurare gli alleati europei preoccupati per le derive estremiste degli alleati. "Ci deve essere tranquillità da parte dei leader europei - dice l'ex premier - il centrodestra è lontano da qualsiasi ritorno al passato.
FI ha imposto la carta dei valori che deriva proprio dal Ppe", mentre la Lega "è ormai distante dal sovranismo. Il percorso per arrivare nel Ppe è un percorso che prenderà del tempo. Io sto lavorando in questa direzione". "Al Ppe nessuno era preoccupato. Si fidano di me, mi conoscono da tanto tempo", e poi Matteo Salvini e Giorgia Meloni "hanno la metà della mia età. Io sono il professore e loro gli allievi...", chiosa Berlusconi.
"Lega e Fratelli d'Italia, votando contro la risoluzione dell'EuroParlamento sulla Polonia, confermano di essere ostinatamente contrari all'Europa, alle sue regole, ai suoi diritti ed al suo funzionamento", attacca il senatore del Pd Andrea Marcucci.
Critiche arrivano anche dal fronte del centrodestra, all'indomani delle polemiche sollevate dall'ala 'governista' di Forza Italia: il voto all'Europarlamento "è la triste conferma di come il centrodestra italiano brancoli nel buio - dice Osvaldo Napoli, forzista di lungo corso e oggi approdato nelle fila di Coraggio Italia - Salvini e Meloni hanno votato contro la risoluzione, d'intesa con Marine Le Pen e AfD, noti campioni di europeismo. Forza Italia ha votato insieme a Pd, M5S, Italia Viva a favore della risoluzione. FI rimane l'unico partito nella famiglia dei Popolari europei alleato di forze sovraniste e populiste, tenute alla larga dai Popolari e liberali in Germania, Francia, Spagna. Questo e' lo stato dell'arte. Tutto il resto e' piccolo cabotaggio della politica italiana, da guardare con qualche sbadiglio", conclude.