AGI - Riunioni, telefonate, messaggi. Dopo aver ricevuto numerosi complimenti per l'elezione a sindaco, tra questi quelli di diversi colleghi alla guida di Capitali della Ue, Roberto Gualtieri è a lavoro per formare la sua giunta. Un'operazione che guarda oltre i soli componenti della squadra di governo del Campidoglio e potrebbe includere anche una serie di incarichi con deleghe tematiche.
Ovvero quella squadra larga, come suggerito nei mesi scorsi da Francesco Rutelli, uno dei 'totem' del centrosinistra cittadino, che spesso ha parlato della necessità di 100 persone per il rilancio di Roma. La coalizione è ampia ed eterogenea: a trainare la maggioranza il Pd, poi c'è la civica Gualtieri, Sinistra Civica Ecologista, Roma Futura, Demos, Europa Verde ed i socialisti.
Tutti, ad eccezione del Psi, hanno ottenuto almeno un consigliere in Aula e ciascuna delle forze che hanno sostenuto la candidatura rivendica il diritto ad incarichi in giunta o di sottogoverno.
I ruoli più ambiti sono quelli con deleghe di peso, alla candidatura ad Expo e al Giubileo 2025, che nei prossimi anni potrebbero ricevere finanziamenti ingenti. Gualtieri ha fissato una serie di coordinate: vice sindaca donna, squadra giovane, mix tra politici e tecnici. Sulla composizione della giunta assicura "saremo rapidi" ma ricorda "prima devo insediarmi".
La proclamazione dell'Ufficio Elettorale potrebbe arrivare entro le 48 ore. Poi l'ex ministro potrà recarsi in Campidoglio per il passaggio di consegne con Virginia Raggi.
Il ruolo di vice-sindaco andrà a una donna
Per la casella del vice da giorni si rincorrono alcuni nomi: la capolista della civica Monica Lucarelli (già a capo dei giovani industriali romani), magari con un ruolo su Expo, o Francesca Bria, ex assessore a Barcellona e oggi nel Cda della Rai, con incarico all'Innovazione.
Entrambe erano in piazza Santi Apostoli per la festa elettorale. Si parla anche di alcune deputate, come Marianna Madia e Beatrice Lorenzin, ma la condizione sarebbe quella di lasciare lo scranno in Parlamento. Una scelta che appare difficile.
Il totonomi per la giunta
Il Pd romano punterebbe a far entrare in giunta Sabrina Alfonsi, ex minisindaca del centro storico, con una delega tra Scuola e Verde. E poi Svetlana Celli, magari allo Sport. Possibile ma meno quotato dei giorni scorsi l'innesto di Eugenio Patanè, consigliere regionale dem, ai Trasporti. Dalla Regione dovrebbe arrivare con buona probabilità Albino Ruberti come capo di gabinetto, ruolo che oggi riveste nell'ente guidato da Nicola Zingaretti.
La civica dovrebbe ottenere un assessorato tra Turismo e Attività Produttive. Si fanno i nomi del coordinatore Alessandro Onorato, per anni in Assemblea Capitolina prima con i dem e poi con Alfio Marchini, o, in alternativa, di Raffaele Ranucci, imprenditore e già senatore Pd. Per l'Urbanistica possibile un innesto civico, si parla di Laura Ricci, docente a La Sapienza.
La sinistra potrebbe ottenere un ruolo in giunta, circolano i profili dell'ex minisindaco Andrea Catarci, l'ex consigliere Gianluca Peciola e l'imprenditrice Imma Battaglia, già candidata alle primarie. A Marilena Grassadonia potrebbe andare l'ufficio di scopo contro le discriminazioni.
Altro incarico tematico, il sindaco della notte, potrebbe toccare a Tobia Zevi. Se il patto di coalizione verrà rispettato, una delega tra Sociale e Politiche Abitative potrebbe andare a Paolo Ciani, consigliere regionale di Demos. Capitolo partecipate.
Da giorni l'amministratore di Ama Stefano Zaghis viene dato in uscita, nell'azienda potrebbe arrivare un ruolo per Fabio Bellini, vicino a Claudio Mancini, uno degli strateghi della campagna elettorale.