AGI - È bufera sulla ministra Elena Bonetti. In un'intervista, la titolare delle pari opportunità, si è soffermata sulla legge che introduce la parità salariale, varata dalla Camera e in attesa di essere votata dal Senato.
Nel farlo, tuttavia, Bonetti si sofferma sulla scarsa presenza di candidate donne in questa tornata elettorale: "Nelle venti grandi città al voto nessuna donna eletta perché prima di tutto c’era una minor presenza di candidate donna e non sempre le candidate donna hanno dimostrato di essere all’altezza del ruolo che dovevano svolgere, penso al caso di Roma".
Parole che fanno insorgere buona parte del Movimento 5 Stelle, e non solo per il fatto che Bonetti attacchi frontalmente una loro esponente di punta. “Questa frase rivela la tipica concezione maschilista per cui le donne, quando si cimentano in compiti di responsabilità, stentano, arrancano”, spiega il presidente del M5s Giuseppe Conte.
Bonetti a Conte, adeguatezza non dipende da genere
A stretto giro è arrivata la replima della ministra Bonetti all'ex premier Conte: "Leggo che l'ex premier Conte e con lui qualcuno nel Movimento 5 stelle vorrebbero darmi lezioni di femminismo. Il giudizio sull'adeguatezza al ruolo delle persone non dipende dal genere. Giuseppe Conte e Mario Draghi sono due uomini: Conte non è stato capace di fare il premier, Mario Draghi lo è. Virginia Raggi e Isabella Conti sono due donne: Raggi non è stata capace di fare la sindaca, Isabella sì. La differenza la fa la qualità, non il genere".
"Le parole della ministra Elena Bonetti sono gravissime, soprattutto perchè a pronunciarle è la ministra per le Pari Opportunità", affermano in una nota congiunta le parlamentari e i parlamentari del Movimento 5 Stelle del gruppo Pari Opportunità.
"Parlando di persone all'altezza del ruolo: sicuri che Elena Bonetti sia all'altezza del suo? Attendiamo chiarimenti da parte della ministra delle Pari Opportunità, e le scuse a Virginia Raggi, come donna e come sindaca di Roma", sottolinea la senatrice pentastellata Alessandra Maiorino.
Stessa richiesta arriva anche dall'ex ministra alla Scuola, Lucia Azzolina: "Non so se ridere o piangere ma so che Bonetti deve chiedere scusa a Virginia Raggi e a tutte le donne. E spiegarci come intenda lei essere all'altezza dell'incarico che le è stato affidato".
A difendere Bonetti sono gli esponenti di Italia Viva, confermando il giudizio su Raggi. È il caso del presidente Iv, Ettore Rosato, per il quale gli attacchi a bonetti derivano da vecchi rancori: "Conte e Azzolina hanno dente avvelenato con Elena Bonetti perché li ha mandati a casa? Bonetti, sottolineando che la politica non fa il suo dovere, ha confermato quanto pensano i romani: non basta essere donne per fare bene sindaco, bisogna anche essere brave. Raggi non lo era".
Ancor più duro Ivan Scalfarotto: "Il Movimento 5 Stelle, da Azzolina a Conte, sembra essere stato colpito da una scossa elettrica. Forse hanno capito che aver selezionato e consegnato il Paese a una classe dirigente del tutto inadeguata, a partire dalla prima Sindaca di Roma (quella che ha lasciato la Capitale ai cinghiali, ai rifiuti e all'abbandono)", conclude il sottosegretario all'Interno.