AGI - Dopo la devastazione della sede nazionale della Cgil di sabato scorso e gli scontri con le forze di polizia avvenuti in varie piazze a Roma, sono due le mozioni presentate finora in Parlamento per impegnare il governo a procedere allo scioglimento di Forza Nuova: un testo è di Italia viva e Psi, presentato al Senato; un'altra mozione è a firma Pd, presentata sia alla Camera che al Senato.
La mozione del Pd
Il testo depositato sia alla Camera che al Senato a prima firma del Pd chiede di procedere allo scioglimento di Forza Nuova. Nello specifico, la mozione impegna il governo "a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e a dare seguito alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana".
Le motivazioni 'politiche' del testo Pd
I dem nella mozione parlando espressamente di "forte matrice fascista alla base delle gravi azioni violente poste in essere" lo scorso sabato, "azioni contraddistinte da un'inquietante carica eversiva e tali da configurare un vero e proprio attacco, con metodi violenti, alla nostra democrazia".
Inoltre, per il Pd "è evidente che i gravi fatti accaduti, non solo nulla hanno a che vedere con la libertà fondamentale di manifestazione del pensiero, pilastro della nostra Costituzione antifascista nata nel 1948, ma hanno purtroppo messo in evidenza come movimenti di estrema destra, dediti talvolta a rievocazioni considerate folcloristiche del passato regime, abbiano compiuto un salto di qualità, riuscendo ad infiltrarsi e ad intercettare le proteste e il malumore di tutti coloro che non hanno condiviso le scelte di governo in merito all'estensione dell'obbligo del green pass". Per i dem "l'uso della violenza quale metodo di lotta politica non solo non può essere mai tollerato, ma impone una riflessione attenta perchè va a toccare proprio quella 'pubblica esaltazione dei fatti e metodi propri dei fascisti'".
La mozione di Italia Viva e Psi
Il testo a prima firma Iv e Psi chiede al governo di procedere allo scioglimento di Forza Nuova. Nello specifico, "si invita il governo ad assumere gli atti necessari per provvedere rapidamente allo scioglimento di Forza Nuova". Per le due forze politiche, "Forza Nuova è un movimento di estrema destra, per ammissione dei suoi fondatori di chiaro stampo neofascista. I suoi fondatori, Roberto Fiore e Massimo Morsello, sono stati a suo tempo condannati per associazione sovversiva e banda armata. L'episodio, senza ombra di dubbio, rientra nel canone dello squadrismo armato di cui si avvalse il fascismo tra il 1920 e gli anni successivi sia per la devastazione di circoli, case del popolo, leghe operaie e bracciantili, sedi sindacali, stampa che per la eliminazione degli avversari politici".
Chi sostiene la richiesta di scioglimento
Al momento tra le forze di maggioranza sia M5S che LEU (la capogruppo al Senato inoltre ha annunciato un testo ad hoc del suo gruppo) hanno ufficialmente appoggiato la mozione del Pd in cui si chiede al governo di procedere allo scioglimento di Forza Nuova. Hanno poi aderito alcuni singoli parlamentari di altre forze, come Elio Vito di Forza Italia ("penso di non essere il solo a farlo", ha detto) e Osvaldo Napoli di Coraggio Italia
Chi non sottoscrive la mozione su Forza Nuova
Forza Italia dice 'no' alla mozione del Pd e rilancia con la proposta di una mozione unitaria di tutte le forze politiche in Parlamento "contro tutti i totalitarismi". Siegano i capigruppo Roberto Occhiuto e Anna Maria Bernini: "Le vicende degli ultimi giorni non vanno strumentalizzate politicamente", per questo "non è possibile per i nostri gruppi firmare o sostenere la
mozione presentata dal Partito democratico".
La Lega non sottoscriverà la mozione del Pd con cui si chiede al governo di procedere allo scioglimento di Forza Nuova. A far intendere la linea è lo stesso leader Matteo Salvini che, a margine di una iniziativa elettorale, ha spiegato: "Non può essere il Parlamento a decidere che partito sciogliere o meno. C'è una legge e se qualcuno ha ricostituito nel 2021 il partito fascista questo va sciolto". Il leader leghista ha poi controproposto: A Letta dico, vogliamo fare una cosa seria? Tutto il Parlamento si unisca per approvare un documento contro ogni genere di violenza e per sciogliere tutte le realtà che portano avanti la violenza, non è che la violenza dei centri sociali lo è meno".
Anche FdI non appoggerà la mozione. Il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, in un'intervista, ha spiegato: "Se Draghi ha informazioni tali da giustificare il provvedimento può farlo domani. Se poi la maggioranza in Parlamento ritiene che il governo sia incapace di agire è un altro discorso", specificando che "non ci facciamo coinvolgere da iniziative che servono solo a fomentare la polemica politica". Poi, intervenendo in Aula, ha aggiunto: "Il governo può sciogliere le organizzazioni eversive. Perchè il Pd che ha governato negli ultimi 10 anni non lo ha fatto? Il governo se deve agire lo faccia".