AGI - Tredici anni e 2 mesi di reclusione. E' la pesante condanna inflitta dal Tribunale di Locri all'ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, al termine del processo in primo grado "Xenia", riconosciuto colpevole di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nell'ambito dell'attivita' di accoglienza dei rifugiati. Lucano è candidato alle elezioni regionali che si terranno il 3 e 4 ottobre prossimi, capolista di "Un'altra Calabria è possibile" a sostegno di Luigi de Magistris alla presidenza della Regione.
L'ex primo cittadino di Riace non nasconde lo sconforto: "Nemmeno a un mafioso.... Questa è una vicenda inaudita. Sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso", si sfoga.
La vicenda irrompe nelle cronache nazionali, nel pieno del rush finale per le elezioni locali e scoppia lo scontro tra Lega e forze di centrosinistra, che fanno quadrato a difesa di Lucano: "Sono esterrefatto", dice Enrico Letta. Tra i primi a commentare a caldo la sentenza è Matteo Salvini: "Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!", afferma, riferendosi senza citarlo al 'caso Morisi'. "Guadagnava illecitamente sulla gestione degli immigrati, paladino dei radical chic", aggiunge.
Subito dopo parte il fuoco di fila leghista, con una serie lunghissima di dichiarazioni contro Lucano ma che finiscono per coinvolgere anche il sindaco uscente di Milano e ricandidato, Beppe Sala, 'reo' a dire dei 'lumbard' di aver elogiato e appoggiato il 'modello Lucano' sull'integrazione. Un attacco a tutto tondo che culmina con la richiesta avanzata dai ministri leghisti Erika Stefani, Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti di "fare un passo indietro per coerenza e rispetto delle istituzioni. Non vorremmo che trasparenza e correttezza valessero solo per alcuni ma non per tutti".
Ma de Magistris si schiera subito al fianco dell'ex sindaco di Riace: "Gli ultimi passi verso la vittoria e verso la liberazione della Calabria li compiremo domani proprio da Riace per abbracciare e sostenere ancor di più il nostro Mimmo Lucano, un uomo che è l'antitesi del crimine".
Nette le parole di Enrico Letta, che non ha dubbi su da che parte stare: "Solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano. Credo sia incredibile quello che è successo, sono esterrefatto per quello che è accaduto", afferma il leader dem, che poi attacca: "E' ovvio che le sentenze, nel nostro Paese, si devono applicare e si rispettano sempre, ma ho come l'impressione che in questo caso ci sia magari il gioco della prima sentenza che deve essere magari sproporzionata, perchè poi si pensa che tanto quella successiva ridimensionerà", detto questo, incalza il segretario Pd, "credo che qui si dia un messaggio terribile, pesantissimo, un messaggio che credo alla fine farà crescere la sfiducia nei confronti della magistratura".
Non commenta Giorgia Meloni, mentre da Forza Italia è la capogruppo Anna Maria Bernini a replicare a Letta: "La pesante condanna inflitta all'ex sindaco Mimmo Lucano per una lunga serie di reati legati all'immigrazione clandestina ha suscitato a sinistra un'ondata di indignazione senza precedenti. Per lui come per tutti vale ovviamente la presunzione d'innocenza. Ma è insopportabile l'ipocrisia di chi sostiene che la condanna di Lucano alimenterà la sfiducia nella magistratura dopo aver taciuto per anni di fronte alle offensive giudiziarie contro il centrodestra".
E' unanime la difesa di Lucano da parte dell'area del centrosinistra: "Mimmo non ha rubato un centesimo, non si è arricchito sulle spalle dei migranti. E' una sentenza ingiusta. Siamo convinti della sua innocenza. Ci sarà l'appello e sarà assolto perchè Mimmo Lucano ha portato umanità a Riace e nel mondo", dichiarano Loredana De Petris, Vasco Errani e Sandro Ruotolo, senatori di Leu-Ecosolidali.
Per il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni "una condanna così non l'abbiamo vista nemmeno per i peggiori criminali in Italia". Esprimono solidarietà a Lucano schierandosi al suo fianco parlamentari e eurodeputati della sinistra, da Pietro Bartolo a Laura Boldrini a Gennaro Migliore e Rossella Muroni e tanti altri. Teresa Bellanova osserva: "Le sentenze non si commentano e aspetteremo gli altri gradi di giudizio. Ma lascia dentro una amarezza enorme sapere che si inchioda a una condanna di 13 anni e 2 mesi la vita di una persona che si è spesa da sempre per i più fragili. Per quei figli della disperazione". Il radicale e deputato di +Europa Riccardo Magi parla di condanna "sproporzionata, abnorme".
Tra le fila pentastellate è Vittoria Casa a prendere posizione: "Nell'attesa di leggere le motivazioni dei giudici del Tribunale di Locri, stupisce leggere i termini di una condanna che per dimensioni riporta a una sentenza sul grande crimine", spiega la deputata che aderisce all'appello dei parlamentari in solidarietà a Lucano.