AGI - "Ma quale ambiguità, tutti erano informati di tutto" e "alla fine noi votiamo tre o quattro emendamenti. E abbiamo ritirato i nostri perché in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante": il leader della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista al Corriere della Sera ha minimizzato la portata della scelta di esprimersi in aula a favore degli emendamenti di Fratelli d'Italia sul Green pass.
"Noi garantiamo un equilibrio tra il diritto alla salute e quello al lavoro, Se avessimo dato retta a Speranza e a quelli come lui oggi saremmo ancora tutti chiusi in casa. A fare la fame", ha detto Salvini. "Il Pd ormai è il partito dell'ipocrisia. E' da un anno che tengono in ostaggio il Parlamento con l'omofobia... Io lavoro per aiutare le famiglie e le imprese, lui (il segretario del Pd, Enrico Letta) è quello della patrimoniale e della tassa di successione".
Il leader leghista ha assicurato che anche su altre iniziative come il giro di incontri con ambasciatori e diplomatici stranieri "Mario Draghi era al corrente di tutto". "Il mio interlocutore è Draghi, non i singoli ministri. Oggi il nostro obiettivo è che il G20 a guida Draghi serva", ha aggiunto.