La Lega accusa il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, di voler "perdere tempo" in merito al Ponte sullo Stretto, per poi non realizzarlo. "Il Mims - affermano in una nota i deputati della Lega Edoardo Rixi (responsabile nazionale Infrastrutture), Alessandro Pagano (vice capogruppo alla Camera), Domenico Furgiuele e Nino Germana' - continua a stupirci con scelte sul Ponte di Messina che superano logica e buonsenso al punto da farci pensare a una strategia allo scopo di rimandare l'opera pubblica sine die.
Nella sua relazione in Commissione trasporti, il ministro Giovannini ha parlato esplicitamente di confronto in atto tra due progetti: a campata unica (gia' approvato in ogni passaggio e pronto per la realizzazione) e a tre campate (dove non esiste uno straccio di progetto e dove gli studi dei fondali ne dimostrano l'impossibilita'). Il ministro ha altresi' tirato in ballo i 50 milioni euro stanziati dal predecessore De Micheli, da impiegare per la comparazione. Nulla di nuovo con Giovannini, siamo alle idee assurde del Conte 2 e alla volonta' di non realizzare il ponte stavolta mascherata da una finta disponibilita'. La Lega non ci sta e chiede al ministro perche' sta andando contro lo spirito dell'odg approvato lo scorso 30 giugno assumendosi la responsabilita' storica, economica e politica del blocco di un'opera voluta dalla gente come dalle regioni Sicilia e Calabria, che serve a tutto il Paese e che ha gia' un progetto 'chiavi in mano', quello a campata unica, gia' approvato in ogni sua fase da tutti gli enti e le autorita' competenti. La realta' e' che, per evitare che si affronti l'argomento davanti all'opinione pubblica, Pd e M5s si aggrovigliano in tatticismi che fanno perdere tempo e soldi all'economia della Sicilia e di tutto il Paese. Ma non possiamo accettare che a reggere il moccolo sia proprio il ministro di un governo Innovativo come quello guidato da Draghi".
La posizione dei deputati firmatari della nota, pero', non sembra coincidere con quella del leghista Alessandro Morelli, viceministro delle Infrastrutture, che aveva elogiato le dichiarazioni rese da Giovannini nel corso di un'audizione in commissione Trasporti alla Camera. "Bene la direzione presa - aveva affermato quest'ultimo - adesso pero' bisogna rispettare una tabella di marcia serrata, condividendo finalmente le scelte all'interno del Ministero e dando dimostrazione che questo e' il Governo del fare".