AGI - Il ministro dell'Economia Daniele Franco riferirà mercoledì 4 agosto in Aula alla Camera sulla questione Monte dei Paschi di Siena-Unicredit ma intanto i partiti continuano a essere agitati, anche se c’è la massima fiducia affinché sia proprio il presidente del Consiglio Mario Draghi a trovare una soluzione.
E’ l’auspicio per esempio del Pd che non nasconde la propria preoccupazione per il ‘caso Mps’. E lo dice anche Forza Italia con il ministro Mariastella Gelmini: “Abbiamo il grande privilegio di poter contare su una persona come Draghi”.
Insomma c’è una preoccupazione ‘bipartisan’ perché sia i dem che le altre forze politiche della maggioranza chiedono che si salvi il marchio storico, che non ci sia alcuno spezzatino e che venga salvaguardata l’occupazione.
”E’ giusto che si prenda in considerazione anche di superare la data di vendita prevista dal precedente governo per la fine del 2021", afferma, per esempio, il sottosegretario al Mef della Lega, Claudio Durigon, secondo il quale l'avvio della trattativa tra il ministero dell'Economia e UniCredit per l'acquisto del Monte dei Paschi "non esclude anche altre soluzioni”.
“Siamo solamente all'inizio”, afferma, ribadendo che l'operazione Mps deve passare attraverso alcuni requisiti imprescindibili. Sul dossier è battaglia (“Quello di Monte dei Paschi di Siena è un disastro targato Partito democratico, che sta riuscendo a far saltare per aria la banca più antica del mondo, nata nel 1472, sopravvissuta a due Guerre Mondiali ma non alla mala gestione della sinistra", attacca per esempio Matteo Salvini) ma è comune la convinzione che l’esecutivo in qualche modo debba intervenire su Bruxelles, affinché conceda una proroga al termine entro cui lo Stato deve cedere le sue quote in Monte dei Paschi.
Sulla proroga almeno di un anno della data di vendita insistono non solo Lega e Fdi, ma anche il partito del Nazareno. “Bisogna contrattare con l'Europa sui tempi”, afferma pure la capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris, “la proposta presentata da Unicredit non appare accettabile. Si devono quindi verificare anche altre ipotesi e cercare soluzioni alternative".
“Non c'è fretta di svendere Mps", dice il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Non possiamo permettere che lo Stato svenda un asset strategico come Mps dopo che sono stati impegnati 20 miliardi tra risorse pubbliche e private”, la posizione del Movimento 5 Stelle. "Non vedo perché l'Europa non possa darci dei mesi per gestire al meglio questa situazione, per evitare esuberi e fare il meglio per la cittadinanza”, dice per esempio il pentastellato Michele Gubitosa. Frena anche la pentastellata Carla Ruocco, presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sul sistema bancario. "E' grave che il governo abbia comunicato la propria indisponibilità a presentarsi in commissione Finanze per rispondere al question time di Fratelli d'Italia sulla vicenda Mps”, attacca intanto Fratelli d’Italia.