AGI - Scacco in due mosse di Giorgia Meloni che, da una parte, soffia un senatore a Forza Italia e, dall'altra, avverte gli alleati sulla tenuta della coalizione in Calabria, dove Fratelli d'Italia potrebbe non appoggiare il candidato Roberto Occhiuto. A dar fuoco alle polveri di un centrodestra che appare sempre più litigioso è l'affaire Rai, con il candidato al consiglio di amministrazione indicato da Giorgia Meloni che si è visto sorpassare dagli esponenti di Forza Italia e Lega.
Serve un chiarimento
Lo spiega la stessa Meloni presentando il suo libro: "Ci sono delle cose da chiarire nel centrodestra, nessuno ha lavorato in questi anni come Fratelli d'Italia per l'unità della coalizione. Però, per fare le cose bene, serve lealtà e rispetto reciproco. Sicuramente la vicenda Rai, sommata ad altre, ha aperto alla necessità di un chiarimento”. Anche perchè "i membri del cda Rai sono scelti dai partiti", ricorda ancora Meloni, "non dal governo. Le forze politiche si devono assumere la responsabilità di una roba senza precedenti. Non è mai accaduto che l'opposizione non fosse rappresentata nel servizio pubblico. Non ne faccio una questione di poltrone, ne faccio una questione di tenuta delle istituzioni".
I dubbi di Meloni
Il dubbio della leader di Fratelli d'Italia è che "si lavori per farci perdere la pazienza. Noi continuiamo a lavorare per la compattezza del centrodestra. Vorrei, a questo punto, sapere se ci credono anche gli altri". Proprio in ragione di questo, va fatta ora una "valutazione" sulla candidatura di Roberto Occhiuto alla presidenza della Calabria. Una candidatura che, sottolinea Meloni, è il "frutto di una di quelle regole che sono saltate. Se le regole sono saltate, va fatta una valutazione su quale sia il candidato più competitivo".
Chi sembra convinto che proprio di poltrone si tratti è Matteo Salvini: "Mi rifiuto di pensare che una poltrona in Rai valga il centrodestra e il cambiamento anche perché il pluralismo sarà garantito con o senza posto in consiglio di amministrazione", dice il segretario leghista a Bologna, dove si fa garante dell'unità del centrodestra attorno alla candidatura di Fabio Battistini.
L'arrivo di Malan
Nel frattempo, Meloni incassa l'arrivo dell'ex azzurro Lucio Malan tra le fila di Fratelli d'Italia: “Non mi sento più di sostenere col mio voto questo governo”, sono le parole con sui il senatore annuncia l'adesione a FdI. Un trasloco accolto con "meraviglia e amarezza", dal vice capogruppo FI al Senato Massimo Mallegni. "Forza Italia continua a perdere, uno dopo l’altro, i suoi fondatori, tra i quali io e oggi il senatore Malan", dice Michaela Biancofiore, altra ex azzurra e oggi deputata di Coraggio Italia: "Quel che ci turba di più è che il presidente Berlusconi, al quale vogliamo e vorremo sempre bene, non si faccia domande e abbia preferito consegnarsi nelle mani e nelle opinioni partigiane, dei cattivi consiglieri di corte".