AGI - L'ex Guardasigilli e l'ex premier sono i "responsabili politici" di quanto avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. E se Giuseppe Conte ritiene di voler modificare la riforma del processo penale voluta dall'attuale ministro della Giustizia Marta Cartabia, allora la sfida sarà sui numeri in Parlamento. Matteo Renzi lancia l'affondo contro il Movimento 5 stelle e il suo nuovo futuro leader. Ma non risparmia stilettate nemmeno al Pd, 'colpevole' a suo dire di mettere a rischio l'approvazione del ddl Zan solo per interesse elettorale.
Ospite di Sky Tg24, il leader di Italia viva parla a tutto tondo e affronta molti temi dell'agenda politica. Ma è soprattutto sul fronte giustizia che il clima rischia di surriscaldarsi: "Io ritengo che Conte, Bonafede e l'allora direttore del Dap Basentini - non all'altezza del ruolo - sono i responsabili politici della mattanza di Santa Maria Capua Vetere. La responsabilità penale è personale, ma quella politica io ritengo sia di Conte e Bonafede". Per questo, "ritengo difficile immaginare si possa pensare a un percorso comune sulla riforma della giustizia con Conte e Bonafede", spiega.
"Abbiamo letto che il nuovo leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte vuole presentare degli emendamenti per cambiare la riforma Cartabia" sul processo penale. "Bene, se vige la regola per cui si possono fare emendamenti, ci vediamo in parlamento e vediamo chi ha la maggioranza". Quanto alle "perplessità di Conte" sulle modifiche presentate dal Guardasigilli alla riforma del processo penale in esame alla Camera, "beh vanno nella direzione opposta rispetto alle mie perplessità. Difficile immaginare si possa pensare a un percorso comune sulla giustizia con Conte e Bonafede", ha aggiunto.
La giustizia "è sicuramente un problema da tanti anni. In Italia da trent'anni siamo in presenza di una guerra tra politica e magistrati. Io spero che si arrivi alla pace: i politici fanno le leggi e i magistrati amministrano la giustizia facendo le sentenze". La "riforma del processo penale di Cartabia è un primo passo perchè ci allontana da Alfonso Bonafede che ritengo il peggior ministro della Giustizia. Cartabia inizia un percorso ma c'è ancora molto molto da fare. Lavoriamo insieme per una pace duratura", ha auspicato il leader di Iv.
Renzi torna poi sul ddl Zan: "E' una vergogna fare di questi temi bandiere identitarie di una campagna elettorale. Mettiamoci d'accordo, facciamo emendamenti tutti insieme" per modificare i punti controversi del ddl Zan e "approvarlo".
"Io non sono nè con Conte nè con Salvini. Non siamo amici della Lega, abbiamo detto che sul ddl Zan occorre trovare un compromesso perchè altrimenti non ci sono i numeri per approvarlo, e perchè questa legge passi io sono pronto a fare di tutto. Oggi molti senatori e senatrici del Pd stanno cercando di persuadere gli altri colleghi ad accettare un compromesso: se sarà così ci saranno emendamenti condivisi e nel giro di poche ore il ddl Zan diventa legge".