AGI - Rilanciare le strategie del Progetto Pilota e riprendere piani di sviluppo per l'Alta Irpinia. Ma le intenzioni del sindaco di Nusco si scontrano con il piano degli altri primi cittadini dell'Alta Irpinia. Una discussione politica come tante tra amministratori locali, se non fosse per la caratura del protagonista.
Sul 'banco degli imputati' c'è l'ex presidente del Consiglio e leader storico della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita, al secondo mandato come sindaco di Nusco e coordinatore del Progetto Pilota. Contro di lui si scagliano i sindaci, che decidono di istituire una governace per gestire il Recovery Plan, uno strumento che esclude la partecipazione diretta del sindaco di Nusco.
Lo scontro in assemblea
De Mita apre l'assemblea dispensando giudizi poco lusinghieri, a tratti offensivi, per alcuni colleghi. La reazione di alcuni degli interessati non è pacata. In difesa del 93enne leader accorre la figlia, Antonia De Mita, che pur non avendo alcun incarico amministrativo, prende la parola e rilancia accuse e insulti, arrivando a scontrarsi soprattutto con i sindaci di Sant'Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi e Aquilonia.
Neppure il padre riesce a riportare la discussione sul piano politico. L'assemblea si conclude con la bocciatura senza appello delle proposte di De Mita e i sindaci ribelli che lo accusano di aver fatto naufragare il Progetto Pilota, di non aver distribuito equamente i fondi regionali ed europei, né sostenuto progetti di interesse generale per la comunità altirpina, intenzionati a procedere con il nuovo organismo per la gestione del Recovery.