AGI - Un concerto, con l'Orchestra di Santa Cecilia e Roberto Bolle che danza Vivaldi, una cerimonia ufficiale e un discorso agli italiani. Sergio Mattarella apre nuovamente il Cortile d'onore del Quirinale per celebrare il 75' anniversario della nascita della Repubblica, in un clima che fa sperare nell'uscita dalla pandemia.
Molte le differenze con le abitudini del passato, certamente, ma un ritorno alla presenza di pubblico, seppure selezionato e distanziato, dopo mesi di chiusure e contingentamenti. Il primo di giugno il tradizionale concerto per gli ambasciatori accreditati, che quest’anno si terrà nel Cortile d’onore e non nel Salone dei Corazzieri, prevede musiche di compositori europei dedicate all’Italia (Britten, Berlioz, Mendelssohn, Strauss, Martinu, Cajkovskij) con l’Orchestra di Santa Cecilia, diretta da Jakub Hrusa. E sarà impreziosito da una performance di Roberto Bolle con Virna Toppi (Pas de deux, da “L’altro Casanova” su musica di Vivaldi). Il concerto, in diretta su Raiuno si terrà alle 18,30 e sarà preceduto da un breve saluto del Presidente della Repubblica agli ambasciatori stranieri. Non si terrà invece il tradizionale ricevimento delle personalità della politica, dell'economia e della cultura nei Giardini del Quirinale.
Il 2 giugno Mattarella sarà all'Altare della Patria per la deposizione della corona d'alloro al Milite ignoto, ma non si terrà la sfilata dei Fori imperiali, simboleggiata anche quest'anno dal solo sfilare delle Frecce tricolori nel cielo della capitale. Nel pomeriggio, come già successe lo scorso anno, i Giardini del Quirinale non saranno aperti alla visita dei cittadini, per rispetto delle norme anticovid. Ma alle 19 si terrà una cerimonia nel cortile d’onore: il Presidente terrà un discorso di fronte alle cariche dello Stato e a un nutrito gruppo di studenti delle scuole. Introdotto da Cesare Bocci e dalla voce di Frida Bollani, sarà proiettato un filmato realizzato da Rai cultura, poi Mattarella ricorderà agli italiani le tappe fondamentali dei 75 anni della Repubblica. Anche questo evento sarà trasmesso in diretta su Raiuno.
Una Festa della Repubblica che quest'anno simboleggia dunque anche un altro passo verso il ritorno alla normalità, con tutte le precauzioni necessarie al rispetto delle norme governative anticovid, dal distanziamento alle mascherine al tetto dei partecipanti, all'assenza di giornalisti non accreditati stabilmente. Era infatti il 3 ottobre dello scorso anno quando il Presidente ospitò un concerto per i 700 anni della morte di Dante nel Cortile d'onore: Mattarella in quell'occasione si disse preoccupato per l'aumento dei contagi, stava partendo la seconda ondata, e le porte del Quirinale si chiusero alle cerimonie pubbliche. Ora, otto mesi dopo, un piccolo drappello di invitati, gli ambasciatori accreditati, varca di nuovo il portone del Palazzo.