AGI - In Consiglio regionale è arrivata una nuova lettera anonima, la seconda, e stavolta con accesso a foto e documenti, sul famigerato 'pranzo di Sardara' interrotto il 7 aprile scorso dalla guardia di finanza in un hotel termale della Sardegna, in zona arancione, fra politici, direttori generali della Regione, manager della sanità e militari.
La missiva, con all'interno una memory card contenente documenti e foto sul convivio tenutosi in violazione delle misure anti-Covid, è stata recapitata alla consigliera regionale del M5S Desirè Manca.
Come il 20 aprile scorso, quando aveva ricevuto la prima missiva anonima, anche stavolta l'esponente della minoranza l'ha riferito in Aula, prendendo la parola durante la seduta pomeridiana, incentrata sull'articolo 5 del contestato ddl 107 sugli staff della presidenza e degli assessorati della Regione.
"Posso solo dire che ho ricevuto documenti importanti", ha riferito Manca, interpellata dall'AGI, nel confermare di aver trasmesso l'intero materiale alla procura di Cagliari, che ha aperto un'inchiesta sul 'pranzo', cui hanno partecipato una quarantina di persone.
Coinvolto anche Mauro Esu, portavoce del presidente della Regione Christian Solinas, il cui nome non compare più sul portale istituzionale: nelle scorse settimane era stato ascoltato in procura, assieme a una ventina di altri presenti nell'hotel termale di Sardara, come persona informata dei fatti.
Sono cinque per ora gli indagati: l'ipotesi di peculato, per l'uso dell'auto di servizio, è stata formulata per il comandante del 151esimo Reggimento della Brigata Sassari colonnello Marco Granari e il suo vice, il tenente colonnello Mario Piras, per il direttore generale dell'agenzia regionale Forestas, Giuliano Patteri, e per il direttore generale del dell'Azienda ospedaliero-universitaria, Giorgio Sorrentino, dimessosi nei giorni scorsi e appena sostituito nell'incarico. È indagato per omissione di atti d'ufficio, invece, il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Antonio Casula.