AGI - Non si ferma la polemica politica sull'intervento di Fedez al concerto del 1 maggio, durante il quale il rapper ha attaccato le posizioni leghiste sul ddl Zan e ha accusato la Rai di aver tentato di censurare il suo intervento Alla replica di Viale Mazzini, che ha smentito e ha accusato il cantante di "forte scorrettezza", Fedez ha pubblicato sui social una registrazione della sua telefonata con l'azienda. Pd e M5s si schierano al suo fianco, mentre la Lega lo accusa di aver messo su un comizio politico, per giunta a scopo pubblicitario. Il Codacons, da parte sua, ha scovato una vecchia canzone di Fedez con parole tutt'altro che rispettose nei confronti degli omosessuali. "Non potrei essere più fiera di quello che ha fatto Fedez", commenta invece su Instagram la moglie Chiara Ferragni, "avere il coraggio di andare contro tutti per dire cosa si pensa non è cosa da poco. Sono super fiera".
"Ci aspettiamo parole chiare dalla Rai, di scuse e di chiarimento", ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, a Radio 24. Letta ha aggiunto di voler "ringraziare Fedez" perché "le sue parole forti che condividiamo in pieno, rendono possibile rompere un tabù, cioè che non si può parlare di diritti perché siamo in pandemia. Occuparsi di pandemia non vuol dire che non si possono fare battaglie per i diritti, ius soli, come ddl Zan".
"Conosco Fedez da tempo, oltre ad essere un cantante di grande talento, è una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore", scrive invece sui social il ministro degli Esteri M5s, Luigi Di Maio, "ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte". "La musica - prosegue Di Maio - e' qualcosa di profondo che molto spesso ci permette di capire e affrontare problematiche legate alle persone e alla nostra società. La musica è liberta', trasmette emozioni e ci aiuta a comprendere, analizzare, maturare. Penso che il rispetto sia la cosa più importante e stia alla base di tutto, significa saper accettare le critiche e le idee diverse dalle nostre. E un Paese democratico non puo' accettare alcuna forma di censura", conclude Di Maio.
Pillon: "La nostra battaglia non toglie dignità a nessuno"
Dal Carroccio, dopo Massimiliano Capitanio, capogruppo Lega in Vigilanza Rai che ha accusato il cantante di aver fatto pubblicità alla Nike, dimenticando le polemiche sullo sfruttamento del lavoro minorile in Cambogia, è intervenuto il senatore Simone Pillon, forse il politico più in prima linea contro il ddl Zan. Pillon ha definito l'intervento del rapper "un comizio politico a senso unico, senza contraddittorio" e gli ha ricordato che "quando vorrà un confronto anziché continuare coi soliloqui di parte e di partito, sa come trovarmi".
"Mi spiace solo che, pur essendo anche lui padre, non abbia ancora capito che la nostra battaglia non è per togliere dignita' a nessuno ma per garantire a tutti i figli di poter saltare sul lettone in mezzo a mamma e papà, senza esser comprati, o senza esser cresciuti orfani di madre per decisione altrui, e che vogliamo fermare il ddl Zan per assicurare ai bambini la libertà di leggere le favole di Cenerentola e Biancaneve senza esser considerati omofobi, per evitare che le ragazze si trovino a competere nelle gare sportive con maschi sedicenti femmine e per fermare chi vuole iniettare Triptorelina o ormoni maschili nel corpo delle bambine", aggiunge Pillon, "Pazienza. Magari un giorno lo capirà".
Per Francesco Giro di Forza Italia, "è tutta una polemica interna alla sinistra". "La Rai è tutta in mano loro. Se la suonano e se la cantano. Letta chiede alla Rai le scuse? È come uno che parla allo specchio. La Rai è tutta loro. Le nomine da almeno 40 anni sono tutte architettate a tavolino dalla sinistra-centro. La solita minestra riscaldata ormai indigesta", conclude il senatore azzurro.
Quando Fedez insultava Ferro perché gay
L'Esecutivo Usigrai, in una nota sottolinea che "vedere i partiti che si accapigliano sulla vicenda Fedez è il trionfo dell'ipocrisia. Perche' noi un 'sistema' in Rai lo denunciamo da anni: ed è esattamente quello della partitocrazia, che - a partiti alterni - occupa il Servizio Pubblico. Come del resto accadrà ancora una volta nelle prossime settimane con il rinnovo del cda".
A accusare Fedez di ipocrisia è infine il Codacons, che ha rispolverato una canzone pubblicata dal rapper nel 2011 e il cui contenuto "appare chiaramente omofobo ed offensivo verso i gay, e che sembra dimostrare il doppio salto carpiato compiuto dal rapper, passato in poco tempo da testi omofobi a difensore del ddl Zan". Il brano è 'Tutto il contrario' - dice il Codacons - e nel testo è riportato "Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing/ Ora so che ha mangiato più wurstel che crauti/ Si era presentato in modo strano con Cristicchi/ 'Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?' E non è vero che il potere è in mano ai ricchi".