AGI - Gli ex parlamentari 5 stelle scaldano i motori per prepararsi ad una ripartenza insieme e intanto, di fatto, secondo quanto si apprende, rivendicano: i veri portavoce dei principi originari del Movimento 'siamo noi' e non importa quale sarà l'eventuale nome di un possibile nuovo soggetto. A contare devono essere le azioni.
Mentre si aspetta che l'ex premier e leader in pectore, Giuseppe Conte, renda noto il suo programma di rifondazione e si attende il verdetto della corte d'appello di Cagliari sulla rappresentanza legale del M5s, in una quindicina, su Facebook, postano lo stesso messaggio: "Oggi molti teorizzano un fronte ampio e competitivo', di sapore progressista, di cui dovrebbero essere assi portanti il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Si e' sempre sostenuto che alla copia si preferisca l'originale e che il rischio dell'omologazione sia sempre dietro la porta per chi rivendica la propria differenza e poi non e' capace di difenderla con coerenza" si legge.
E ancora: "Prevedo la fine di un sogno per molti. E di un incubo per molti di più. Tuttavia la politica, quella alta, vera e inarrivabile per i cinici professionisti dei palazzi, si fonda sulla dimensione del sogno, dell'utopia positiva. Continueremo a lavorare per la capacità di promuovere cambiamento grazie ad una visione che sfugge agli specialisti del potere, moderati nei modi, ma impietosi nel prendere spesso scelte prive di umanità, perché troppo impegnati a difendere l'esistente, il bieco potere che gestiscono, il familismo amorale che alimentano e da cui sono alimentati".
La maggior parte di chi ha condiviso l'iniziativa non ha aderito, si apprende ancora, ad 'Alternativa c'è'. Il concetto è che il Movimento non è di destra né di sinistra come sin dalla nascita ha sempre sottolineato. Intanto, fra chi ha letto i post, c'è anche chi pensa che si stia guardando anche ad un altro ex 'storico': Alessandro Di Battista.