AGI - Il piano nazionale di ripresa e resilienza è una sfida "sulla capacità di spendere il denaro" che arriva dall'Unione europea ed è una sfida "che non si può perdere". Così Mario Draghi nel suo intervento di replica al Senato al dibattito sulle sue comunicazioni sul Pnrr. La risoluzione di maggioranza è stata poi approvata dal Senato con 224 voti favorevoli, 16 contrari e 21 astenuti. Fratelli d’Italia si è astenuta.
"Noi saremmo responsabili del successo o della perdita di questa scommessa. Una sconfitta - ha scandito il premier - sarebbe grave per noi e per il futuro dell'Europa. Non ci sarebbe un'altra occasione per una politica fiscale comune. Una politica fiscale comune è a nostro beneficio, perché siamo uno dei Paesi piu' fragili".
"Sono stato - ha aggiunto - spesso rimproverato, avendo promosso una politica più espansiva, di aver rimosso lo stimolo per i Paesi a fare riforme. Non è vero, non c'è nessuna relazione. Tanto è vero che ora le faremo, perché c'è il Pnrr che inaugura una nuova stagione a livello europeo". Il premier poi ha chiarito alcuni punti: "Il bando per l'assegnazione ai Comuni dei primi 700 milioni di euro per gli asili nido è stato indetto sulla base di una norma della scorsa legge di bilancio. I criteri di riparto riservano il 60% del totale alle aree svantaggiate, in gran parte al Mezzogiorno, alle periferie delle grandi citta e alle aree interne. Per i prossimi bandi sara' necessario correggere gli eventuali elementi di debolezza che riscontreremo con questo bando".
Draghi si è detto convinto che l'Italia, "uno dei Paesi più fragili", "non sarà più la stessa" nella stagione 'post Recovery' e che il "Sud non sarà discriminato". Il capo del governo ha infine assicurato che la prossima legge di bilancio aumenterà i fondi destinati alla ricerca.