AGI - Laura Boldrini racconta la drammatica esperienza del tumore, dopo l'intervento eseguito all'ospedale Rizzoli di Bologna.
“Devo ringraziare una mia amica che ha insistito perché mi facessi una risonanza magnetica, io pensavo fosse un problema al nervo sciatico”, dice al Corriere della Sera l’ex presidente della Camera dei deputati.
L'operazione è stata necessaria per “un tumore al femore, un sarcoma raro” per il quale - riferisce -hanno tagliato "25 centimetri di femore e al suo posto hanno messo una protesi in titanio, con una calza. L’osso ricrescerà – assicura Boldrini – ma non sarà una passeggiata. La cosa positiva è che non hanno trovato infiltrazioni. Non voglio pensare a cosa sarebbe stato se la mia amica non avesse insistito”.
L’ex presidente dell’Aula di Montecitorio confessa che dopo la diagnosi di tumore ha “scoperto di essere vulnerabile e fragile": "non avevo mai avuto a che fare con la malattia e sono sempre stata abituata ad avere un modo di vita dinamico e veloce. Ora sto scoprendo un’altra dimensione”.
Boldrini definisce infine “un bel gesto di civiltà” la solidarietà di Salvini, e fa notare che “in Rete sono diminuiti gli odiatori", a conferma del fatto - conclude - che i leader sui social sono importanti e hanno grandi responsabilità”.