AGI - Il leader della Lega Salvini chiede le prime riaperture da lunedì, "già oggi 13 Regioni sarebbero in giallo", osserva. Il ministro Franceschini invoca lo stesso trattamento per la Cultura riservato al calcio, con l’ok arrivato agli Europei a Roma con la capienza del 25% del pubblico negli stadi.
Iv chiede la riaperture delle scuole secondarie di secondo grado (è una priorità anche per il ministro Speranza e per il premier Draghi), Forza Italia giovedì presenterà le sue proposte puntando sulle categorie e soprattutto sulle attività di ristorazione, affinchè possano riaprire subito quelle che hanno a disposizione spazi all'aperto.
Insomma tutte le forze politiche della maggioranza dibattono sul tema della ripartenza. Venerdi’ durante la cabina di regia fissata questa mattina dal presidente del Consiglio Draghi si valuteranno i dati e sulla base dei ‘report’ del Cts si organizzerà un cronoprogramma ad hoc.
Dovrebbero ritornare le zone gialle come previsto ma sulla data dell’allentamento delle misure nessuno si pronuncia apertamente, nè i governatori nè i ministri. La ‘querelle’ è ora sulle modalità. I ‘rigoristi’ spingono per un processo graduale, mentre chi vuole un cambio di rotta chiede un allentamento generale delle misure che comprenda anche per esempio lo stop al divieto degli spostamenti tra le Regioni. E sono proprio i ‘governatori’ ad invocare una svolta.
Giovedì approderà sul tavolo della Conferenza delle Regioni il piano messo a punto da una commissione tecnica composta dagli assessori di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Campania e che sarà sottoposto all’attenzione dell’esecutivo. Il piano ricalca quello disegnato l’anno scorso ma aggiornato al criterio della vaccinazione come parametro da considerare. Riapertura delle attività all’aperto, sfruttamento degli spazi interni di bar e ristoranti affinchè le saracinesche restino alzate anche la sera, aumentando il distanziamento e prevedendo una capienza limitata.
Le Regioni propongono anche di eliminare il coprifuoco, fermo restando che non sarà permesso alcun assembramento. Nelle linee guida anche le indicazioni per palestre, teatri e cinema.
La novità piu’ rilevante oggi arriva dal fronte delle vaccinazioni. “Mi ha chiamato – ha annunciato il generale Figliuolo - il presidente Draghi per comunicarmi che, grazie alle pressioni europee, all'Ue arriveranno 50 milioni di dosi Pfizer in piu' per il trimestre aprile, maggio, giugno".
"La percentuale italiana, circa il 13,46% di queste 50 milioni di dosi", ha proseguito Figliuolo, "ci portera' ad avere a fine aprile, data ancora da confermare, 670.000 dosi in piu', per maggio 2,15 milioni di dosi in piu', e per giugno quattro milioni di dosi in più. E’ il presidente del Consiglio dunque a spendersi in prima persona per ovviare ai ritardi di AstraZeneca e Johnson & Johnson. Ora gli under 60 potrebbero essere vaccinati con Pfizer, quelli over con AstraZeneca e Johnson & Johnson. L’imperativo del governo e della struttura commissariale è portare avanti il piano vaccinale secondo gli obiettivi prefissati.