AGI - "Purtroppo a causa della crescita dei contagi, gli italiani sono chiamati ad altri sacrifici dopo un anno di forti limitazioni non facile per le famiglie e le imprese", dice la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese in un'intervista a La Stampa, assicurando che "come sempre, le forze di polizia, i militari e le polizie locali faranno la loro parte per svolgere controlli capillari sul territorio".
Tuttavia, Lamorgese si attende "un effettivo rispetto delle regole, che in questo contesto è finalizzato alla tutela della salute di tutti i cittadini" e che "dipende soprattutto dai comportamenti individuali e dal senso civico che ci deve legare come comunità nazionale".
Lamorgese poi spiega che in questo quadro, "per quel che riguarda il ministero dell'Interno, l'azione di governo deve mirare ad individuare un punto di equilibrio, senza forzare in un senso o nell'altro, che offra garanzie sufficienti a tutte le posizioni campo" ed infatti "con questo spirito" che due giorni fa, racconta "ho ricevuto al Viminale il senatore Matteo Salvini e allo stesso modo, se lo chiederanno, mi confronterò con gli altri leader dei partiti".
Anche perché, aggiunge la ministra, "la crisi economica dovuta alla pandemia rende il fenomeno migratorio ancor più difficile da gestire anche perché sono in aumento, soprattutto dalla Tunisia, gli sbarchi autonomi che possono essere fermati solo in partenza. L'Italia sta facendo il massimo sforzo anche sollecitando l'Europa per l'avvio di nuove forme di partenariato con iniziative tese allo sviluppo e azioni finalizzate al contrasto alle organizzazioni criminali che lucrano sulla tratta di esseri umani".