AGI - "Giuseppe Conte ha deciso di portare avanti insieme a noi un progetto rifondativo dentro un perimetro specifico definito dai valori europei ed euroatlantici. E, al contempo, con una visione innovativa su obiettivi da lui condivisi quando era al governo, a partire dall'esigenza di adeguare ambiente e sistema produttivo alle nuove opportunità. M5s è in una fase di grande rilancio, sono molto ottimista. Vedo molta compattezza, saremo protagonisti anche i prossimi dieci anni. Con Conte nei 5 stelle credo che potremo tornare a essere la prima forza politica del Paese". Ne è convinto Luigi Di Maio. In un'intervista ad 'Avvenire', a chi gli chiede delle dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del Pd, il ministro degli Esteri risponde: "Con Nicola ho lavorato benissimo, è una persona perbene, che merita il rispetto di tutti. Per quanto mi riguarda, dobbiamo rafforzare il patto M5s-Pd-Leu anche a livello locale".
"Sui vaccini bisogna dare di più"
"Stiamo entrando nella terza ondata del Covid. Secondo i dati scientifici che abbiamo, il picco lo avremo a fine mese. Questo inevitabilmente ci spinge a misure più restrittive per cercare di fermare il trend dei contagi", avverte Di Maio. "Il ministro Speranza ha chiarito che il piano vaccinale avrà una forte accelerazione: entro l'estate tutti gli italiani che lo vorranno saranno vaccinati". "E' evidente che da questo punto di vista bisogna dare di più ma soprattutto sul piano europeo", aggiunge il ministro degli Esteri. "La campagna Ue di vaccinazione in generale è andata troppo a rilento, alcune procedure sono risultate troppo articolate. Bisogna comprendere - continua - che l'obiettivo deve essere quello di rafforzare la legislazione europea per agevolare alcuni processi, come ad esempio l'uso di medicinali" e le "trattative con la case farmaceutiche" perché "si è arrivati in ritardo" con "ulteriori frenate per tutti gli Stati membri".
"Faremo di tutto per riportare a casa Zaki"
"Sull'Egitto, in ogni sede continuiamo a chiedere passi avanti sulla vicenda di Giulio Regeni, la sua famiglia merita verità e giustizia. Così come monitoriamo sempre il caso di Patrick Zaki, chiedendone la scarcerazione", assicura il titolare della Farnesina. "Di più abbiamo chiesto che il monitoraggio fosse fatto in maniera congiunta con tutti i paesi Ue. Mi lasci ricordare poi il grande lavoro svolto dalle donne e dagli uomini del nostro corpo diplomatico e dalla nostra intelligence, che ci ha permesso negli ultimi 18 mesi di riportare a casa tutti gli italiani rapiti. Faremo di tutto per riportare a casa anche Zaki". Il ministro degli Esteri parla anche del "grande messaggio di pace" che arriva dal viaggio di Papa Francesco in Iraq e di come la Farnesina sia "al lavoro per implementare insieme al Vaticano il fondo per tutelare le minoranza cristiane nel mondo". Infine, sottolinea come l'Italia non abbia "mai smesso di essere attiva nel processo di pacificazione" in Libia.