AGI - Partenza sprint per il governo Draghi, nato per fronteggiare le emergenze pandemica ed economica, e dunque già al lavoro a poche ore dalla fiducia concessa dall'aula della Camera. Una fiducia su cui pesa il no di un consistente drappello di dissidenti M5s che sta terremotando il Movimento.
Mario Draghi ha incassato giovedì sera la fiducia di Montecitorio: 535 sì che lo mettono al ripari da qualunque scossone. A votare contro solo FdI e Sinistra italiana (rappresentata dal solo Nicola Fratoianni). Ma ad agitare le acque sono giunti una trentina tra no, astensioni e assenze ingiustificate da parte dell'ala dura del M5s, dissidenti che, come già successo per alcuni senatori pentastellati, rischiano l'espulsione dal Movimento.
"I grillini non sono più marziani" sintetizza Beppe Grillo per spiegare il sostegno all'esecutivo di larghe intese. Ma chi non ci sta fa riferimento ad Alessandro Di Battista che per sabato annuncia una intervista social: "ci sono cose da dire" e "una sana e robusta opposizione da costruire" spiega.
Ma mentre i partiti si riorganizzano scontando o facendo tesoro del sostegno all'esecutivo guidato da Mario Draghi, il premier avvia un primo giro d'orizzonte operativo sulla pandemia e sulla campagna vaccinale. Un fronte su cui il governo intende correre per mettere in sicurezza la popolazione in tempi rapidi. La sicurezza della salute è considerata infatti essenziale in sé ed anche precondizione per far ripartire l'economia. Secondo impegno sarà infatti riaprire il dossier ristori, che attende ancora il quinto decreto, già finanziato dall'ultimo scostamento di bilancio di 32 miliardi approvato il 20 gennaio.
Nel pomeriggio Draghi farà il suo debutto ufficiale da premier sulla scena internazionale, partecipando in videoconferenza al vertice del G7. Un vertice che, peraltro, vedrà anche un altro debutto importante, quello del presidente Usa Joe Biden, interprete di una nuova impostazione Usa tornata multilaterale e dialogante con la Ue.
Pandemia, vaccini e ripresa economica sono i temi che domineranno la riunione dei leader presieduta dal premier Gb Boris Johnson, ma ci sarà spazio anche per le sfide delle transizioni ambientale e digitale. Sono i temi centrali dell'agenda del governo Draghi, che nei prossimi giorni, completata la squadra di governo con la nomina di viceministri e sottosegretari, si dedichera' alla ridefinizione del piano italiano per il Next generation Ue.