AGI - E’ una scienziata, ma anche una donna che “sa fare squadra tra donne”, la neoministra dell’Università Cristina Messa. Lo garantisce - in un’intervista all’AGI - la rettrice dell’Università Bicocca di Milano, Giovanna Iannantuoni. Le due si sono avvicendate alla guida della seconda Università milanese, che ha visto in questi anni crescere il suo prestigio, anche grazie alla spinta innovativa voluta dalla professoressa Messa, che l’ha guidata fino a poco più di un anno fa: “Ci siamo date il cambio di recente - spiega Iannantuoni - ed è stato per me importante il suo aiuto nel nostro avvicendamento”.
Messa è stata per lungo tempo l’unica rettrice donna di un Ateneo in Italia: solo dopo è arrivata la nomina di Antonella Polimeni, prima a guidare La Sapienza, la più grande per numero di iscritti nel Paese. "Ora il suo ruolo è fondamentale. Le Università devono tornare a essere centrali per la società, al più presto, dopo un periodo difficile come quello della pandemia, che ha stravolto il mondo", ricorda Iannantuoni. Della neoministra, la rettrice dell’Università milanese sottolinea la “competenza istituzionale” e la “caparbietà nel rendere un Ateneo giovane come il nostro, che ha appena 20 anni, un'eccellenza nella ricerca”. Il tratto distintivo, però, della ministra è la capacità di “leggere il talento negli altri”.
Racconta Iannantuoni: “Ero ancora una giovane docente di Economia, quando mi affidò la presidenza della scuola di dottorato di ricerca. E’ una persona che, se intuisce le potenzialità negli altri, e soprattutto nelle donne, sa dare spazio e farle fiorire”. Dalla Bicocca quindi un augurio e “un messaggio di grande orgoglio e speranza per questa nomina”: “Dobbiamo avere fiducia in lei e nel futuro”.