AGI - Matteo Renzi si intesta il "miracolo" dell'arrivo di Mario Draghi a 'salvare' l'Italia: "L'unico modo nel mezzo della pandemia era chiamare il miglior giocatore, perché Mario è il miglior giocatore", ha affermato il leader di Iv, in un'intervista al Financial Times, sottolineando che "l'Italia è tornata, proprio come Joe Biden ha detto per gli Usa. Se guardate ai mercati finanziari, ai leader internazionali, la fiducia dei nostri cittadini, è un miracolo".
Consapevole della scarsa popolarità di cui gode, Renzi ha ribadito di non aver aperto la crisi per conquistare più ministri o per interessi personali: "Un mese fa avevo la golden share nel governo, con Draghi no. Ho perso potere in questa operazione". "La possibilità di essere governati da Draghi era una speranza incredibile. Così ho deciso di rischiare tutto, perché il fine giustifica il rischio", ha aggiunto.
Quanto alle critiche che gli sono piovute addosso per essere volato a Riad a fine gennaio, in piena crisi, per intervistare il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, nel corso della 'Future investment initiative', l'ex premier ha rivendicato la scelta di fare lo speaker a conferenza internazionali, citando altri esempi illustri: "In Italia questo non è molto normale. E' normale per Tony Blair o David Cameron, Nicolas Sarkozy o ex presidenti americani. In Italia, io solo il primo a farlo".
Per il futuro, Renzi non vede un posto per sé nel governo: "Ho fatto un buon lavoro, e ora devo farmi da parte, è il momento per il capitano della squadra, Mario Draghi. Sono così felice e orgoglioso, ma so che è il tempo di lasciare il ruolo ad altri". "Ovviamente preferisco essere amato che odiato, ma se volevo solo essere amato, allora dovevo fare l'influencer, non il leader", ha concluso.