AGI - "La scelta del presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l'incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l'unità sostanziale delle migliori energie del Paese".
Così Silvio Berlusconi, al termine di una riunione in video conferenza con Antonio Tajani e le capigruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini.
"Un'antica stima mi lega a Mario Draghi, che fu il nostro governo a nominare Governatore della Banca d'Italia e ad indicare, superando le resistenze di alcuni partner europei, alla guida della Bce", tiene a rammentare il presidente di FI.
"Ho parlato di 'governo dei migliori' ed è ovvio attendersi una squadra di governo di profilo adeguato all'enorme impegno che l'esecutivo avrà di fronte e che rappresenti davvero le migliori energie del Paese e ci aspettiamo ovviamente anche un programma all'altezza delle esigenze e delle aspettative della nazione, su temi cruciali come il piano vaccinale, il Recovery Fund, i ristori, il fisco, la burocrazia, la giustizia" ha detto ancora Berlusconi.
"L'Italia, come sottolineato dal Presidente della Repubblica, ha bisogno di ricevere risposte certe e immediate sull'emergenza sanitaria, economica e sociale: è compito della politica assumersi la responsabilità delle scelte con le donne e gli uomini che la rappresenteranno nell'esecutivo", prosegue.
Centrodestra diviso alle consultazioni
Dopo la presa di posizione di Silvio Berlusconi sul governo Draghi il centrodestra sta riflettendo su come presentarsi alle consultazioni. Sul campo l'ipotesi, riferiscono fonti parlamentari del centrodestra, che la coalizione vada divisa.
Ieri Giorgia Meloni aveva spiegato che la massima apertura possibile a Draghi era quella dell'astensione, ma dopo la proposta di Fratelli d'Italia non c'è stata per il momento una risposta condivisa.
Matteo Salvini conferma di essere disponibile a "confrontarsi sui temi concreti: lavoro, tasse, scuola e salute", ma avverte: "non è immaginabile una riedizione del governo Conte con gli stessi ministri e un premier diverso".