Il premier Conte ribalta le accuse di Italia viva e scarica la responsabilità della crisi su Italia viva. Nella replica in Senato, il capo del governo ha detto: "Avete scelto la strada dell'aggressione e degli attacchi mediatici e questo ritengo non sia la scelta migliore nell'interesse del Paese".
In particolare, sul Recovery plan Conte rivendica di aver dato la massima disponibilità a tutte le forze dell maggioranza, compresa Iv. E ha spiegato che la bozza presentata in Cdm era il frutto di incontri bilaterali con i singoli ministri, compresi quelli di Italia viva. Ha aggiunto Conte: eravamo arrivati alla fase della discussione collegiale nella quale si dovevano prendere le decisione strategiche e politiche per dare una visione all'intero progetto. Ma a quel punto, questa è la lettura del premier, Italia viva ha cambiato linea.
"Non avete mai trovato le porte chiuse", ha affermato il presidente del Consiglio rivolgendosi ai senatori di Italia viva, aggiungendo: "A un certo punto avete scelto non una strada di leale collaborazione, ma quella dell'aggressione e degli attacchi mediatici. Una vostra scelta la rispettiamo ma permetteteci di dire che forse non è la scelta migliore nell'interesse del Paese, questa situazione non significa avere a cuore l'investire nel futuro".
Il premier ha quindi ricordato che si stava "già lavorando sul patto di fine legislatura. Subito dopo l'eventuale fiducia valuteremo un tema di cui stavamo già discutendo: come rafforzare la squadra di governo". Certo, ha aggiunto, "c'è un problema di numeri della maggioranza e se questi numeri non ci sono questo governo va a casa, non va avanti".