AGI - Aggiornato alle ore 21,53.
La Camera conferma la fiducia al governo Conte II. I voti favorevoli sono 321, quindi supera la maggioranza assoluta - fissata a quota 315 a causa delle dimissioni di Carlo Padoan, non sostituito - per 6 voti. I contrari alla fiducia sono 259, gli astenuti 27 (quindi al gruppo di Iv, composto da 30 deputati, mancano 3 voti).
Il 'soccorso' è arrivato dagli ex M5s del gruppo Misto non iscritti ad alcuna componente: sono in tutto 8 gli ex pentastellati che votano a favore dell'esecutivo. In aiuto del governo c'è anche il si' della deputata di Forza Italia Renata Polverini, che ha annunciato l'addio al partito, e il voto favorevole della renziana Rostan (ma non è una sorpresa, lo aveva già annunciato).
In tutto, i voti extra maggioranza, sono 10: 8 ex M5s, 1 Forza Italia, 1 Italia viva. Italia viva, che si è astenuta (in 27), 'perde' 3 voti: Vito De Filippo tornato nel Pd, Portas che non ha partecipato al voto, e Rostan che ha votato a favore.
"Fiducia alla Camera dei Deputati ottenuta. Andiamo avanti, al fianco del presidente Giuseppe Conte con l'obiettivo di rafforzare questa maggioranza lavorando per il Paese, per ogni singolo italiano - è il commento del ministero degli Esteri, Luigi Di Maio - la pandemia non ci aspetta - aggiunge - la crisi economica intanto avanza e noi abbiamo il dovere di intervenire in maniera tempestiva con provvedimenti concreti. Per questo motivo in settimana dobbiamo approvare in Parlamento lo scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro per dare nuovi ristori e aiuti a chi sta subendo gli effetti della crisi. Uniti!".
Per il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi "la crisi di Governo, aperta in modo sconsiderato, rappresenta uno spartiacque. Possiamo ora superarla voltando pagina e realizzando, con il contributo di chi ha davvero a cuore il futuro dell'Italia, il piano di interventi descritti oggi dettagliatamente dal Presidente del Consiglio".
"Il voto della Camera a sostegno del Presidente Giuseppe Conte è un segnale positivo per tutto il Paese - ha sottolineato Crimi - È la giusta risposta che la politica doveva dare ai cittadini al termine di questa giornata: assunzione di responsabilità e volontà di proseguire l'importante lavoro fin qui realizzato, per affrontare la pandemia e intervenire sulle tante urgenze con azioni concrete, rapide ed efficaci".
"Non credo che nessuno tra i cittadini si appassioni alla discussione che siamo costretti a fare per una scelta di Italia Viva. I problemi non si risolvono demolendo tutto - ha commentato il vice segretario del Pd, Andrea Orlando - quello di Italia Viva è un errore ed è un errore in questo momento imperdonabile".
"Noi avevamo un quadro nel quale in questo Paese c'era un governo anti europeo - ha aggiunto Orlando - uno dei motivi di frizione fra Salvini e Conte su il voto sulla Von der Leyen e lo stesso M5s c'è stata una evoluzione in chiave europeista. Se non avessimo favorito questo governo, probabilmente l'Italia sarebbe fra i Paesi di Visegrad".
Intanto il vicepresidente di FI, Antonio Tajani, a commento del voto a favore della maggioranza di Renata Polverini ha sottolineato:"Non ne sapevo nulla, non ci aveva avvertiti. Polverini si è messa fuori da Fi".