Cesare Mulè, già sindaco di Catanzaro e scrittore, è morto nella prima mattina di sabato 16 gennaio all’età di 89 anni. Uomo di cultura, giornalista, storico e poeta, Mulè è stato anche un dirigente della Democrazia Cristiana e sindaco del capoluogo calabrese dal 1978 al 1980. Molte le iniziative culturali e sociali intraprese da Mulé, con un particolare impegno nel mondo cattolico e dell’associazionismo, anche in qualità di esponente della Pro Loco. Sempre impegnato per la valorizzazione del territorio, è stato autore di diversi volumi, tra i quali “Storia di Catanzaro”, che raccoglie la storia della città.
Cordoglio è stato espresso nel mondo politico, istituzionale e culturale. L’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Ivan Cardamone, ha sottolineato: “La sua opera di amministratore lungimirante, ma soprattutto di personalità che ha intensamente amato questa nostra città, resterà scolpita per sempre nei suoi lavori, nei suoi scritti, nei suoi libri”. I funerali si terranno domenica, alle 15,30, nella chiesa del Santissimo Salvatore nel rione De Filippis, a Catanzaro, mentre nella mattinata di domenica sarà allestita la camera ardente nella sala consiliare dell’amministrazione provinciale di Catanzaro.
“Cesare Mulè è stato una delle personalità migliori della politica e della cultura catanzarese”, ha detto il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo. “Uomo delle istituzioni che ha servito da sindaco dal febbraio 1977 al gennaio 1981, ma anche vicepresidente della Provincia negli anni ’70, fondatore della prima Pro Loco di Catanzaro e promotore di diverse, importanti iniziative a carattere culturale o finalizzate allo sviluppo socio-economico del territorio - ha aggiunto - Mulè è stato un punto di riferimento per generazioni di catanzaresi anche con la sua costante, certosina e puntuale opera di storico, come solo una persona realmente innamorata di questa città poteva fare. La sua scomparsa priva il capoluogo di una figura assolutamente autorevole”.
L’amministrazione comunale ha organizzato la camera ardente per domenica 17 gennaio, dalle ore 10:30 alle ore 14:30, nella sala consiliare della Provincia. In considerazione delle prescrizioni anti-Covid, per evitare assembramenti e consentire il massimo distanziamento, sarà consentito solo un rapido saluto al feretro. Condoglianze sono state espresse anche dall’intera giunta comunale e da numerosi esponenti politici. Cordoglio anche da parte del mondo culturale e dell'associazionismo calabrese.